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Adesso falsificano anche vaccino e green pass: scoperto traffico sul dark web

by Cristina Gauri
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green pass

Roma, 3 lug — Era solo questione di tempo prima che le reti criminali si organizzassero per falsificare i green pass e fornirli iilegalmente dietro compenso.

Così, nel giorno dell’entrata in vigore della certificazione vaccinale europea necessaria per potersi spostare negli Stati dell’Unione, i finanzieri del Nucleo Speciale Tutela Privacy e Frodi Tecnologiche di Milano hanno scardinato un mercato clandestino di vaccini e green pass contraffatti. Coordina le indagini il procuratore aggiunto Eugenio Fusco, sotto la direzione dei sostituti procuratori Bianca Maria Baj Macario e Maura Ripamonti.

Green pass e vaccini contraffatti

Mediante monitoraggio costante attraverso l’utilizzo di strumenti di investigazione Bot e Avatar, la Guardia di finanza è stata così in grado di intercettare e sottoporre a sequestro 10 canali e account Telegram, che indirizzavano i «clienti» su account anonimi situati in specifici siti nel dark web. Una volta arrivati nei marketplace gli acquirenti si accordavano con i venditori e acquistare vaccini di contrabbando o green pass falsificati mediante pagamento in criptovalute.

Un giro di affari di migliaia di utenti

Era proprio la certificazione vaccinale europea il piatto «principe» del business: i green pass contraffatti riportavano falsi dati identificativi del vaccinato, il Qr Code, appositamente generato, e il numero di lotto di origine della prima e della seconda dose di vaccino. I falsi green pass erano recapitabili, anche ai cittadini residenti in Paese extra Ue (Stati Uniti, Regno Unito, Svizzera). Un giro di affari che aveva coinvolto migliaia di utenti, disposti a pagare cifre elevate e a correre seri rischi per la propria salute pur di entrare in possesso del certificato. Lo testimoniano i nominativi degli iscritti ai canali Telegram. Il prezzo di ogni pacchetto «all inclusive» variava dai 110 ai 130 euro, con garanzia di anonimato, tracciabilità della spedizione, imballaggio a temperatura refrigerata e certificazione di avvenuta somministrazione del vaccino.

Cristina Gauri

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