Treviso, 7 feb – Operazione di controllo dei Nas, nucleo dei Carabinieri che si occupa dei controlli sulla filiera produttiva e distributiva in ambito alimentare e sanitario, presso un ristorante cinese a Treviso. Sequestrati oltre 420 chili di cibo stipati in magazzino senza etichette o con etichette cinesi non valide in Europa e privi di tracciabilità. Buona parte del cibo risultava scaduto, tra cui anche un astice congelato confezionato nel 2021 e già scaduto dal 2014, oltre sette anni fa.
Ristorante cinese chiuso e proprietario multato
L’Ufficio Igiene della Usl locale ha immediatamente disposto la sospensione della licenza per l’attività di ristorazione ed elevato una sanzione di 4.500 euro nei confronti del proprietario, un cittadino cinese. La merce irregolare è stata sequestrata e sarà distrutta.
Il blitz dei carabinieri è avvenuto all’ora di pranzo quando all’interno del ristorante si trovavano anche alcuni clienti. Il comandante dei Nas di Treviso, Giuseppe Mercatali, ha dichiarato che questo tipo di controlli proseguirà nelle prossime settimane.
Dal cibo avariato al denaro sporco
Soltanto la settimana scorsa un altro ristorante gestito da cinesi era stato posto sotto sequestro dalla Guardia di Finanza di Treviso. Questa volta le irregolarità riguardavano l’aspetto economico, il ristorante infatti era una copertura per riciclare denaro sporco. E’ scattata così la denuncia per tre cittadini cinesi. Sono accusati di aver riciclato 382 mila euro per conto di un loro connazionale, già in carcere per una frode fiscale da 6 milioni di euro in fatture false.
Attività cinesi in Italia, una storia di irregolarità
Da sempre buona parte delle attività commerciali e imprenditoriali gestite da cinesi in Italia si caratterizzano per la violazione di praticamente tutte le normative esistenti, da quelle sanitarie e fiscali alla sicurezza sul lavoro e lo sfruttamento dell’immigrazione clandestina. Molto spesso dietro agli investimenti si cela la mano della mafia cinese, in rapida crescita anche nel nostro paese.
Lorenzo Berti
4 comments
Fatemi solo sperare che gli avventori che frequentano bar/ristoranti cinesi si siano sentiti tanto, tanto male dopo aver visto l’astice del 2014….
Se consideriamo riciclaggio, spaccio, igiene mancata, truffa…, i cinesi devono chiudere quasi tutti! Ma anche tra gli altri, non solo foresti, ci sono percentuali sempre più preoccupanti… Basta avere almeno l’ occhio lungo, ben aperto! Visto che il sapore molti sembrano proprio averlo perso! Siamo andati ben lontani dalla buona nostrana cucina casalinga, dove si chiedeva intelligentemente di mangiare come a casa propria, magari come nei dì di festa, cucina della nonna! La casa non piaceva più, non serviva e non riveriva…
[…] il minimarket gestito da immigrati di via Cavour, a Savona. Un disgustoso coacervo di alimenti scaduti disposti all’interno di scaffalature luride, disseminate di escrementi di topi e carcasse di […]
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