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Gli alpini di Milano oltraggiano i caduti. Cantano l’antimilitarista “Gorizia tu sei maledetta”

by Davide Romano
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Gorizia tu sei maledetta alpini

Milano, 17 dic – Sui social sta montando una polemica contro l’Associazione nazionale alpini di Milano. Il coro Ana del capoluogo lombardo ha pubblicato su YouTube e su Facebook una versione di “Gorizia tu sei maledetta“, canto che parla di “inutile battaglia” e che accusa gli ufficiali di essere degli assassini. Prevedibili i commenti negativi. “Vergognatevi, e voi sareste un’associazione d’arma? Perché non vi iscrivete a una Ong, fate prima, no?” chiede polemicamente un utente su YouTube, in linea con il sentimento generale dei commenti.

Andrea Lombardi: “Un affronto al sacrificio dei soldati italiani caduti”

Sulla vicenda è intervenuto anche Andrea Lombardi, direttore dell’Associazione Italia Storica: “Bellissimo. L’Associazione Nazionale Alpini Milano definisce “inutile battaglia” la lotta del Regio Esercito per liberare Gorizia e celebra così una canzone non solo antimilitarista ma anti italiana in questo video. Un vero e proprio affronto alla memoria e al sacrificio dei soldati italiani caduti nella Prima guerra mondiale in quella che NON fu una “inutile strage” ma l’ultima guerra d’indipendenza italiana. VERGOGNATEVI”.

“Gorizia tu sei maledetta”, una canzone antimilitarista

“Gorizia tu sei maledetta” è una canzone antimilitarista e anarchica che da sempre ha generato un mare di polemiche. Su wikipedia la cantante Giovanna Marini ricorda un episodio abbastanza esplicativo: “Nel ’64, grazie a Nanni Ricordi, siamo andati a Festival di Spoleto con uno spettacolo intitolato Bella Ciao, dove abbiamo cantato per la prima volta dopo la guerra, in un’importante occasione ufficiale, i canti popolari di lotta che durante il fascismo erano vietati […] Michele Straniero cantò una strofa di ‘Gorizia’ che diceva: ‘Traditori signori ufficiali / voi la guerra l’avete voluta / scannatori di carne venduta / questa guerra ci insegni a punir’ nella sala che era piena di allievi ufficiali perché lì c’era la scuola”.

“A Spoleto scoppiò l’inferno”

“Scoppiò l’inferno. Spoleto era un festival di musica classica, c’era la nipote di Toscanini, molte signore bene tra cui una che disse: ‘Non ho pagato un biglietto da mille lire per sentir cantare sul palcoscenico la mia donna di servizio’. Non si era mai vista una cosa del genere. Però c’erano anche dei partigiani: c’era Bocca, c’era Mosca e nel loggione c’era la famiglia dei Piadena, numerosissimi e comunisti. Da sopra hanno iniziato a cantare Bandiera Rossa, hanno buttato giù delle sedie, da sotto hanno incominciato a cantare Faccetta Nera…”. 

Lo spettacolo in cui veniva eseguita la canzone venne replicato continuando a suscitare polemiche. Un ufficiale dei carabinieri denunciò per vilipendio alle forze armate italiane gli autori dello spettacolo in cui veniva eseguita Gorizia tu sei maledetta. Non si capisce dunque la scelta da parte del coro degli alpini di Milano di proporre un canto anarchico e antimilitarista. E’ evidentemente una chiara presa di posizione ideologica. Allora a questo punto quella proposta di iscriversi ad una Ong andrebbe presa in considerazione…

Davide Romano

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3 comments

Fabio Crociato 17 Dicembre 2020 - 2:57

Sono un alpin e me piase el vin (scritta sul Ponte di Bassano), non droga e chimica varia!! Che fa cagar sotto come a tutte le sottospecie parassite…

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SergioM 17 Dicembre 2020 - 3:23

VERGOGNA !

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Brutta ciao 18 Dicembre 2020 - 12:18

Ogni volta che sento “bella ciao” mi sento coinvolta perché esclusa.
Prima che, volutamente e ancora oggi molto discutibilmente, rifilassero ai fascisti il termine stragisti, gli omicidi e soprattutto le stragi dei primi del secolo scorso erano indubbiamente anarchiche. Non a caso, hanno “prelevato” Pinelli, Valpreda, ecc.
Dunque, da che pulpito la predica! Mettete i fiori nei vs. cannoni?! Malati, psicopatici, tossici, urocordati…, ma belli e sani vogliono apparire.

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