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Il comunismo come “copia” del cristianesimo. Riflessione sulle parole di monsignor Mogavero

by La Redazione
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monsignor mogavero

Roma, 11 nov – Hanno suscitato scalpore e interesse mediatico le parole di monsignor Domenico Mogavero (già balzato agli onori della cronaca nei mesi scorsi per alcune esternazioni non proprio equilibrate), pronunciate in un’intervista al Corriere della Sera: “Questo Papa è di sinistra? Il Papa non fa politica, predica il Vangelo. E se fa questa scelta assoluta per i poveri non dice nulla di nuovo. È stata in qualche modo l’ideologia comunista a copiare”. Teorie forti, tanto da far passare in secondo piano nientepopodimeno che una sorta di scomunica per Salvini, bollato come non cattolico, nonostante la fede sbandierata, condita di rosari e appelli alle Santità, durante gli ultimi comizi in piazza.

Cristianesimo e riscatto degli ultimi

Effettivamente storicamente, come testimonia l’alto prelato, sin dalla sua nascita il cristianesimo si è rivolto soprattutto alle masse di poveri disperati o di schiavi, in analogia con quanto succederà poi per la nuova ideologia comunista, che farà breccia soprattutto nel proletariato urbano, sradicato da terra e famiglia. Ad esempio, allorché il nuovo culto cristiano iniziò a fare proseliti tra i reietti nell’antica Roma, fin da subito ci fu un forte contrasto con la religiosità tradizionale capitolina, tanto che i romani non riuscivano proprio a capirne gli indirizzi e le finalità, ad esempio accusandolo di magia di basso rango o tacciandolo di eresia rispetto al culto ebraico, riconosciuto invece come legittimo.

Quando il cristianesimo venne ufficializzato come unico culto di Roma e di conseguenza venne vietata ogni forma di celebrazione pagana, prevedendo pene durissime per i trasgressori, questo sfociò in una campagna di odio e distruzioni senza precedenti. Ad esempio, pochi sanno che le rovine tutt’oggi ammirabili nel Foro di Roma non sono l’effetto delle guerre succedutesi nei secoli, quanto molto più semplicemente esito dell’opera del fanatismo cristiano, volto a cancellare ogni ricordo della grandezza di Roma e dei suoi culti, attraverso la distruzione dei templi, per poi utilizzarne i materiali nella costruzione delle nuove Chiese. Stessa metodica operazione di annientamento fu compiuta dal punto di vista culturale: furono date alle fiamme magnifiche biblioteche, dove si trovavano depositate le fonti dello straordinario sapere classico, dai filosofi greci ai teologi latini, per cancellare persino ogni ricordo delle conoscenze del vecchio mondo.

Il comunismo e la stessa furia iconoclasta

In analogia a tutto ciò, d’altra parte, molti secoli dopo, anche il comunismo si adoperò, con il pretesto di voler rendere tutti ugualmente felici, per cancellare ogni ricordo dei vecchi culti e delle precedenti culture, provando ad annientare anche lo stesso cristianesimo. Il comunismo definiva infatti la religione come “l’oppio dei popoli” e la rivoluzione rossa doveva liberare il proletario da queste false preoccupazioni, intendendolo relegare in una dimensione orizzontale della vita, priva di ogni riferimento o aspirazione mistica. Il comunismo proclamava il proprio culto come unico e vero Dio, che non poteva coesistere con nessun altro.

Ma, terminato questa velocissimo raffronto storico, torniamo al nostro monsignore ed alla sua intervista. Alla domanda: «Questo Papa è di sinistra?», ha risposto che Francesco si limita a predicare il Vangelo e che in qualche modo sono stati poi i comunisti a copiare. Allora il timore potrebbe essere il ritorno ad una nuova epoca di barbarie e distruzioni (di fatto già in atto, come testimoniano ogni giorno le cronache dei giornali), magari capitanata proprio dal Papa e dagli eserciti che sta cercando di arruolare, ovvero le masse di immigrati sradicate dai propri paesi e dalle proprie culture, di cui non cessa di sostenere l’arrivo.

La Civiltà sopravvive

Però, nonostante tutti questi tentativi, operati nei secoli e fino ai nostri giorni, di ridurre l’uomo ad un consumatore senza radici né valori, estirpando ogni altra aspirazione o sensibilità, nulla può cancellare quell’invisibile filo conduttore che lega le nostre anime e i nostri cuori ai giganti che hanno tracciato le vie della nostra civiltà, da Platone fino a Dante Alighieri, da Leonardo da Vinci a Mozart, passando per tutti coloro che diedero la vita per difendere l’Europa nei millenni, da Leonida con i suoi 300 spartani, a Massenzio che esce da Roma per affrontare Costantino in campo aperto, da Federico II “stupor mundi”, pluriscomunicato per aver osato opporsi agli avi di Bergoglio, fino all’ultimo milite ignoto caduto per difendere la sua postazione di contro al dilagare delle turbe rosse.

Marzio Boni

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9 comments

Sergio Pacillo 11 Novembre 2019 - 1:47

Caro Mogavero,
un pezzo d’inferno è riservato anche a te.
A fianco a Karlo, che riteneva le religioni l’oppio dei popoli

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SergioM 11 Novembre 2019 - 3:02

Cattolico , non metto piede in chiesa da 40 anni ….. i preti operai e la deriva comunista (don gallo , don mazzi e cazzi vari ….) nascono col Vaticano II ……
Partecipo solo ai funerali , matrimoni , battesimi …pregando in LATINO ….. e sempre con maggior fastidio ,:

Un applauso alla nostra morta xxxx ! Sei un prete o un presentatore TV ?????
peggio un IMBONITORE ? (la morta era RICCA …. e ha lasciato milioni di € a romana chiesa massonica ….. forse sperando di COMPRARE il paradiso …)
stavo per vomitare …..

Il pretaccio rosso che mi ha CONVINTO della deriva che denunciate oggi , ma risale
a 40 anni fa …. disse che la foto del dottor Guevara giustiziato . ricordava la deposizione del Cristo …..
A parte la mancanza delle Pie donne e della S. Madre , oltre a Giovanni ….
Paragonare i poliziotti boliviani e la CIA ai legionari Romani , ed un terrorista al figlio di DIO ,…..

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Renato 11 Novembre 2019 - 3:25

Il Comunismo ateo, piace molto a questi Monsignori.

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Fulvio Moretti 12 Novembre 2019 - 12:46

Io credo che l’altra ideologia fosse più vicina al Cristianesimo,poiché quello ideologico,da Mussolini a Evola,scremato dal cancro borghese,meglio rappresentava la supremazia dello spirito sulla materia.
Il suo Comunismo è ateo e materialista.

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Carl von Clausewitz 12 Novembre 2019 - 12:19

Alcune mie riflessioni.

Cristianesimo. Se ebbe un seguito nei primi secoli dell’Era Volgare, probabilmente non fu perche’ si rivolgeva soprattutto alle masse di poveri disperati o di schiavi, quanto perche’ prediceva loro un ‘futuro’ migliore… ai benestanti andavano bene (guarda caso) sia la loro condizione che il loro futuro… difatti la contrapposizione fu, almeno all’inizio, di tipo politico: gli Ebrei odiavano i Romani (e la loro dominazione) e stavano solo aspettando chi guidasse l’insurrezione…

Comunismo. Basato, IMHO, su una palese inconsistenza e cioe’ che tutti gli uomini sono uguali… per tacere delle sue realizzazioni ‘pratiche’ (URSS, Cuba, et al.), che hanno patentemente dimostrato come ci fosse anche qualcuno che era piu’ ‘uguale’ degli altri…

Preti & Politica. A parte il celebre “Réddite quae sunt Caésaris Caésari et quae sunt Dei Deo” (Mt. 22,21), sembra che il 25.XII dell’anno 800 e.v. il Carlo I (piu’ tardi detto “Magno”) non fosse poi cosi’ felice della mossa del Leone III Papa… chissa’ mai perche’…

Grazie per l’attenzione

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SergioM 13 Novembre 2019 - 12:35

Stimato Carl ,
letto il suo commento ho rivisitato la storia di karl der grosse ed i suoi
rapporti col papa Leone III ; lettura interessante , la ringrazio .

Nihil sub sole novi

imperatore fetente e papa peggiore di lui (peggiore forse di Alessandro VI)

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Carl von Clausewitz 13 Novembre 2019 - 11:11

Gentile ‘SergioM’,
ben ritrovato! Innanzi tutto, grazie di cuore per le Sue parole e per aver ‘seguito’ il mio spunto.

In verita’, mi sono limitato a citare Einhard (in questo periodo sono alle prese con la storia europea dal 476 al 1000 n.Chr.)…

Su Leone III – e sui suoi costumi – non oso pronunciarmi… de facto aveva sicuramente bisogno del supporto di qualche decina di migliaia di baionette…

Per quanto attiene invece Karl (nomen omen?) der Grosse – a parte quanto riferito, appunto, dal suo biografo – mi permetta di dissentire… io mi son fatto l’idea che fosse un grande organizzatore… pensi che ogni Reggimento del suo esercito incorporava un plotone di chierici, che avevano il compito di rastrellare e battezzare (volenti o nolenti) i Germani sopravvissuti…

La ringrazio ancora per la Sua attenzione

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SergioM 13 Novembre 2019 - 10:13

Lei ha ragione , caro Carl , grande organizzatore , rifondatore dell’ IMPERO , ma …. e la critica ovviamente è “filtrata” da quanto possiamo oggi leggere su di lui ,
troppo conciliante col papa dell’ epoca , che era una vera carogna .

Diciamo che se oggi abbiamo un sig. bergoglio che fa il papaRE e discetta SOLO di politica … è perché CARLOMAGNO non ha voluto colpire le mire “temporali” della chiesa dell’ epoca , che somigliava più
al Califfato odierno che ad una istituzione religiosa …..

Certo , tutto su testi opinabili , se leggi un giornale oggi trovi giudizi difformi su chiunque ….

Berlusconi è un genio , un ladro , un criminale , uno scopatore meglio di Siffredi ,
Il giudizio STORICO dipenderà dai testi rimasti disponibili ….. quindi in fondo , in qualche modo “fasullo”

Resta quello che si costruisce , in quello karl der grosse è il
riFONDATORE dell’ IMPERO e quindi dell’ odierna EUROPA
(se nazione)
e nessuno potrà mai negarne il merito .

non interessa a nessuno ovviamente ma :
… tra Marco Aurelio Valerio Massenzio ULTIMO IMPERATORE ROMANO
ed il vile costantino , prono ai nemici di ROMA per interessi personali ….. con falsi “segni” celesti ….
avrei scelto di combattere con MASSENZIO ….. alle termopili del NOSTRO IMPERO , il Ponte Milvio .

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Carl von Clausewitz 15 Novembre 2019 - 8:08

Gentile Sig. ‘SergioM’,

grande commento il Suo, che mi ha fornito notevoli spunti di riflessione… tuttavia, mi consenta di replicarLe come segue, anche con un po’ di ironia…

all’inizio il Papa diceva: “Se mi toccate, lo dico all’Imperatore, che viene col suo esercito e vi distrugge” mentre l’Imperatore diceva: “Se mi toccate, lo dico al Papa, che lo dice direttamente a Dio e vi distrugge”… e questo faceva star bene tutti e due… poi il Papa inizio’ a dire come spendere il ricavato delle imposte e l’Imperatore a dire quali Vescovi dovessero essere nominati…

del Bergoglio ho persino letto che stava/sta in terapia psicologica…

la Storia, alla fin fine, e’ una INTERPRETAZIONE, basti pensare a Rosario Villari o Luigi Salvatorelli vs. Ernst Nolte o David Irving…

802 n.Chr.: i confini della massima estensione dell’Impero Franco (Carolingio) quasi ricalcano quelli del Trattato di Roma del 1957…

Massenzio e Costantino, al momento, esulano dal periodo dei miei studi (476-1000 n.Chr.), ma Le prometto che approfondiro’ sicuramente la Sua argomentazione (dopo il decesso di Berengario I del Friuli e di Ottone III di Sassonia)… nel frattempo, mi lasci dire che il Costantino sembra essere un altro gran ‘furbacchione’ della storia… “Intanto metto la Croce sui miei stendardi e mi tiro appresso i cristiani; poi si vedra’…”

al piacere di rileggerLa

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