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Da Rossi a Bellocchio, il Dpcm fa incazzare anche la sinistra: “Teatri chiusi? Neanche con la guerra”

by Ilaria Paoletti
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paolo rossi sinistra contro dpcm

Roma, 26 ott – Il nuovo Dpcm del governo Conte oltre che a spingere in piazza cittadini a Napoli, Roma, Palermo, Verona e molte altre città italiane (anche se ovviamente per i giornalisti di sinistra o i Mentana di turno sono tutti ultras o pericolosi fascisti) adesso fa girare le cosiddette anche a sinistra. Già, perché se è vero che i “rossi” di casa nostra detengono l’egemonia culturale, è anche vero che ci sono riusciti grazie a cinema e teatro. Quindi ora che il ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini dà la sua approvazione affinché le platee restino vuote, si vedono chiudere i rubinetti.

Paolo Rossi: “Se chiudete i teatri non ci siete mai stati”

Il primo a criticare la decisione del governo è stato Paolo Rossi, comico, storicamente di sinistra e molto attivo in teatro. In un’intervista a La Repubblica, l’attore dice: “Chi chiude i teatri non è mai stato in un teatro”, e rivendica la sua protesta in piazza contro la decisione davanti al Piccolo Teatro Strehler a Milano: “Gli spazi in cui lavoriamo sono ospedalizzati e sicuri. Il teatro è liquido, potrei esibirmi nei bar o nei ristoranti”, protesta Rossi.

Bellocchio: “Neanche le bombe fermarono i cinema”

Gli fa eco Marco Bellocchio, un altro che sicuramente non è di destra. Sempre su Repubblica, il regista dice: “”Neanche le bombe fermarono cinema e teatri. Interrompere di nuovo, chiudere ancora, è una sciagura”. E ricorda: “Durante la Seconda Guerra Mondiale il cinema non si è fermato, anche sotto le bombe le persone hanno continuato ad andare in sala. Il cinema è un bene primario”.

I numeri dell’Agis

Il regista de Il traditore è firmatario, insieme a ad altri registi ed operatori del settore, di una lettera aperta al ministro Dario Franceschini e al premier Giuseppe Conte,: “I luoghi della cultura sono sicuri” dice Bellocchio a cui fa eco anche Sgarbi, ed entrambi lo sostengono coi numeri dell’Agis alla mano. Nei teatri vi sarebbe stato un solo un contagio  su 350mila spettatori. Dello stesso avviso, e con gli stessi dati, è l’attore romano Maurizio Mattioli, lo stesso che a inizio emergenza tuonava contro chi andava nelle seconde case per sfuggire ai domiciliari imposti dal governo. Anche lui su Twitter ricorda dell’unico contagio e chiede di non far morire – anche – questo settore.

Ilaria Paoletti

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4 comments

fabio crociato 26 Ottobre 2020 - 6:05

Tranquilli Signori Rossi di nome e di fatto. Il teatro ed il cinema continua fuori un po’ dappertutto. Solo che ora si comincia con il ridere meno a sproposito… E, grazie ai vs. ex alleati, vediamo pure cinque stelle.

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Scanzi "tifa" Covid: "Fossi Conte mi godrei lo spettacolo di vedervi morire" | Il Primato Nazionale 27 Ottobre 2020 - 3:12

[…] Da Rossi a Bellocchio, il Dpcm fa incazzare anche la sinistra:… […]

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Il “pennivendolo” Andrea Scanzi tifa Covid: “Fossi Conte mi godrei lo spettacolo di vedervi morire come mosche” – compravenditacittadina 27 Ottobre 2020 - 6:39

[…] i poveri artigiani. La verità è che siete ipocriti. Disfattisti. Ignoranti come bestie” quindi se ora migliaia di lavoratori del settore rischiano di finire in mezzo alla strada non nel corso di anni, ma di pochi mesi, la colpa non è di un governo indecente che non ha messo […]

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