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Direzione Rivoluzione: Vittorio Feltri, il battitore libero del giornalismo italiano

by Cristina Gauri
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vittorio feltri

Grosseto, 29 ago — Vittorio Feltri a Direzione Rivoluzione, la festa nazionale di CasaPound Italia arrivata alla quattordicesima edizione e che quest’anno si terrà dal 2 al 5 settembre a Principina a Mare (Grosseto). Un programma particolarmente ricco e che vedrà la partecipazione di molti ospiti del panorama sovranista italiano tra conferenze, dibattiti, spettacoli e concerti. Il fondatore di Libero interverrà sabato 4 settembre alle ore 17,30.

Feltri: uno stile corrosivo e ostinatamente «contro»

Vittorio Feltri è uno dei più noti e rinomati saggisti e giornalisti italiani: non diremo «opinionisti», perché ormai l’espressione vuol dire tutto e il contrario di tutto. Soprattutto, finisce con il descrivere autentiche macchiette che rappresentano l’assoluto contrario della coriacea caparbietà orobica di Feltri. Direttore di importanti testate come L’Indipendente, l’Europeo e il Giornale, ha poi fondato Libero, quotidiano che ha reso un autentico alter-ego del suo stile corrosivo e ostinatamente «contro».

Contro cosa, esattamente? Soprattutto contro l’asfissiante cappa del politicamente corretto, della oleosa melassa buonista, e lo ha fatto in tempi non sospetti, quando ancora il termine «politicamente corretto» non sembrava minaccioso e pervasivo come invece è oggi.

L’eterna lotta contro il politicamente corretto

Feltri non le ha mai mandate a dire. Tanto da esser finito più di una volta in aula di tribunale per mano di personaggi dallo scarso senso dell’umorismo, e soprattutto negli ingranaggi burocratici dell’Ordine dei giornalisti che più volte ha pensato bene — alla faccia della libertà di espressione e in ossequio al solito doppio standard della sinistra — di comminargli censure e addirittura, in un primo tempo, radiarlo dall’ordine (salvo poi rivedere la gravissima sanzione).

Che la cosa non abbia comunque turbato più di tanto l’inossidabile Vittorio, autentica tempra bergamasca, è testimoniato dalla sua decisione — risalente al 2020 — di cancellarsi dall’Ordine stesso, stufo delle continue, non richieste «attenzioni» di un organismo che si rivelava sempre più smaccatamente punitivo nei suoi confronti.

Un approccio schietto 

I giornali da lui diretti si sono sempre caratterizzati per un approccio schietto, diretto, profondamente e ferocemente sarcastico, tanto da essersi sempre lasciati dietro una lunga scia di polemiche: ha risollevato assai spesso dal ciglio del burrone le sorti editoriali di quotidiani, e lo ha sempre fatto infondendo la sua inconfondibile identità redazionale e giornalistica a quelle testate.

Feltri ha anche una notevole carriera editoriale come saggista, con una lunga sequenza di titoli pubblicati in prevalenza da Mondadori; libri in cui ha affrontato alcuni dei temi più spigolosi della contemporaneità, dal rapporto conflittuale con l’Islam alla dominazione tedesca sull’Unione europea, passando per le sue memorie di cronista.

Cristina Gauri

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