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L’ecologista terminator: parola d’ordine “estinzione”

by La Redazione
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ecologista terminator

Roma, 31 mag – Dopo l’odiatore dell’odio e il globalista distanziato, è giunto il momento di celebrare (si fa per dire) un’altra figura del fantastico universo progressista: l’ecologista terminator. Ebbene sì, questo inguaribile sognatore desidera soltanto una cosa: la vostra morte. Per questo eroe dei nostri tempi l’uomo è infatti la causa di ogni disastro ambientale: le risorse si stanno esaurendo, la desertificazione avanza, la deforestazione pure, i pomodori non sono più quelli di una volta.

Fenomenologia dell’ecologista terminator

Chi è il responsabile di questa catastrofe? L’homo sapiens naturalmente, vero e proprio cancro del pianeta. Un cancro che bisogna assolutamente debellare, se vogliamo tornare ad ascoltare il canto dei grilli nelle nostre convulse città. Riguardo ai mezzi per raggiungere l’estinzione dell’umanità, o perlomeno una drastica riduzione della popolazione, l’ecologista terminator ha le idee molto chiare: suicidio, eutanasia, qualche virus letale, sterilizzazione forzata, cannibalismo, tutto fa brodo per questa figura a metà strada tra Malthus e la pubblicità dei pan di stelle.

Sempre cortese, cannibale, umano e sterminatore, si aggira nella sua Tesla da 100 mila euro con sovrano disprezzo verso quei barbari che ancora si ostinano a comprare la Panda, incuranti del global warming. Rigorosamente vegetariano (nonostante il suo amore per il cannibalismo), salutista, con l’immancabile borraccia gretina e la busta compostabile di ordinanza, si aggira in una società ostile  con fervore da missionario, consapevole di dover convertire masse di barbari e infedeli. Mentre voi versate ignari una bustina di zucchero nel vostro cappuccino, lui è lì accanto a voi, come una sorta di memento mori ambulante, a ricordarvi i 27 tumori ai quali andate incontro con una dieta ricca di zuccheri e povera di fibre. Ragionando in termini di impronta ecologica, sa dirvi a quanti ettari di foresta amazzonica corrisponde la carne che mangiate. Credevate che quello che vi prepara vostra moglie fosse soltanto un banale pollo alla cacciatora? Poveri illusi: sono almeno 300 ettari di paradiso pluviale che vanno in fumo. Andate pazzi per la fiorentina? Incoscienti, ad ogni boccone che trangugiate condannate all’estinzione migliaia di lemuri in Madagascar.

Apostolo della religione ambientalista

Moralizzatore e uccello del malaugurio, egli è l’apostolo di quella religione laica che è divenuto l’ambientalismo, con i suoi dogmi, i suoi riti, le sue festività e i suoi tabù alimentari. Eppure anche l’ecologista terminator, novello cataro che ci invita ad evadere dalla prigione del corpo, tra un’apocalisse imminente e un’invasione di cavallette riesce a farci vivere momenti di grande lirismo. Così lo vediamo talvolta sospirare, con il cuore gonfio di commozione, al pensiero di quanto sarebbe pulita l’aria delle nostre città se tutti girassimo in monopattino. E quale risparmio idrico potremmo ottenere se ognuno di noi avesse l’accortezza di fare la pipì durante la doccia.

Come vedete, nonostante la sua fama di cannibale, misantropo e catastrofista, l’ecologista terminator è in fondo un tenerone, ed è riuscito a scorgere degli aspetti positivi persino nel coronavirus. Come ci ricorda la virologa Ilaria Capua, con un pathos degno di una puntata dei Puffi, sulla spiaggia di Odisha, in India, grazie all’assenza dei bagnanti migliaia di tartarughe sono tornate a deporre le uova. A Madrid si sono visti i pavoni, a San Felipe addirittura i procioni. Insomma, grazie a questa provvidenziale  pandemia Madre Natura si sta risvegliando e si sta riprendendo i suoi spazi.

E voi che aspettate a suicidarvi? Non avete voglia di vedere nuovamente i delfini saltare nel porto di Cagliari? Come dite? Sarebbe impossibile vederli una volta morti? In effetti questo particolare sfugge all’ecologista terminator. E come si possa poi conciliare l’amore per gli animali e le piante con un odio implacabile verso il genere umano, rimane un mistero. Infine è curioso osservare che nella sua visione sentimentale e antropomorfica della natura, fatta di scoiattoli felici e alberi parlanti, l’ecologista terminator dimostra di essere ancorato ad una mentalità fortemente specista. Ma sarebbe inutile tentare di convincerlo riguardo a queste sue contraddizioni, così come sarebbe vano spiegargli che nessuno potrebbe godersi il canto dei grilli in una città deserta. Lui probabilmente vi guarderebbe inviperito, e disgustato dalla vostra ottusità prenderebbe il primo aereo per l’India, per assistere allo spettacolo delle tartarughine che muovono i primi passi sulla spiaggia di Odisha. Cosa? Il volo per l’India inquina quanto 350 mila auto non catalizzate? Siete davvero incorreggibili! Meno male che ci sono le tartarughe, loro sì che lo capiscono…

Flavio Ferraro

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L’ecologista terminator: parola d’ordine “estinzione” - Magazine Seconet 31 Maggio 2020 - 1:00

[…] terminator: parola d’ordine “estinzione” proviene da Il Primato Nazionale.Fonte Autore: La […]

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Fabio Crociato 31 Maggio 2020 - 1:22

Flavio Ferraro, articolo simpatico. Ma lo zucchero… raffinato, non è un granché. Meglio un filo di sale integrale, non troppo. Su questa dualità potrebbe divertirsi a ricercare e scrivere…

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SergioM 31 Maggio 2020 - 2:20

Sti rincoglioniti hanno la stessa “cultura” di Al Bano ….. con tutta la simpatia per il contadino di Cellino ….
per loro abbiamo ucciso i Dinosauri …… e la terra è piatta ….e Prometeo ha sbagliato a rubare il fuoco agli dei , per sti DEFICIENTI dovremmo vivere nelle grotte a CULO NUDO ! più ECOLOGICO …..

Premesso che Hitler ed Himmler erano VEGANI ….. il nostro metabolismo NON è adatto a mangiare frutta e verdura ….. guardatevi in BOCCA !!!
Avete i CANINI ….. e NON avete 3 stomaci come i ruminanti !!!!!!
GRANDISSIME TESTE DI CAZZO !

Mi auguro che vi estinguiate , vostra volontà o nostro PIACERE !

Guardate la foto , NON v’ è barlume di intelligenza in quegli sguardi …..
guardate un ORANGO …. quello è più mio fratello di quei BAMBINI SCEMI !!!!!
Ma …. i loro genitori ????? quattro ceffoni e a letto senza cena ?????

Di CHI è la colpa se questi sono IGNORANTI ?????? forse del ’68 ???
anzi , SICURAMENTE !!!!! 6 politico e stupidità DIFFUSA ….
mez metr a panseè come Capanna e Pannella …..

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Evar 31 Maggio 2020 - 2:54

Natura: immaginavi tu forse che il mondo fosse fatto per causa vostra? […] se anche mi avvenisse di estinguere tutta la vostra specie, io non me ne avvedrei. (Leopardi – Dialogo della natura e di un islandese)

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Linda G 1 Giugno 2020 - 10:01

Questo articolo è disinformazione allo stato puro e spazzatura giornalistica. Viene posta come immagine di anteprima una foto di attivisti del movimento politico intersezione Extinction Rebellion, il quale lotta proprio per proteggere la Vita, umana e di tutte le altre specie, e non per debellarla, consapevole però del fatto che il sistema sociale ed economico in cui viviamo ci sta trascinando verso la distruzione. Altro errore madornale: si parla tantissimo di estinzione, è vero, ma non perché ce la si auguri, al contrario! Perché si vuole evitarla. La comunità scientifica globale e i dati che si raccolgono da decenni dimostrano che siamo già da tempo nel bel mezzo della sesta estinzione di massa, la sesta da quando esiste l’abita sul pianeta (l’ultima, la quinta, è stata quella dei dinosauri che conosciamo tutti), avengo già perso poi del 60% della biodiversità.

Incitare al suicidio, al genocidio, rallegrarsi delle epidemie ecc non ha niente a che vedere con l’ambientalismo o, per meglio dire, con l’ecologismo profondo. Questo che lei chiama “ecologismo terminator” ha già da tempo una definizione politica ben precisa, si tratta di ECO-FASCISMO.

E non so lei ma io, come la quasi totalità degli attivisti e ambientalisti nel mondo, il fascismo non lo giustifico mai, nemmeno quanto (apparentemente) mosso da fondamenti ecologisti.

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Fabio Crociato 2 Giugno 2020 - 12:41

Quando avrà letto un po’ di A.I.Solgenitsyn, L.Degrelle, R. De Felice, potrà cominciare a balbettare circa il fascismo… Per ora, nella spazzatura, ma ancora felicemente vivente, c’è Lei!

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