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L’unità e la potenza delle nazioni: il sovranismo ante litteram di Corradini

by La Redazione
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Milano, 2 mar – Nel centenario della fusione tra l’Associazione nazionalista italiana e il Partito nazionale fascista, e a più di un secolo di distanza dalla prima uscita dell’opera, torna in libreria, per la collana «Gli Indelebili» di Altaforte, L’unità e la potenza delle nazioni di Enrico Corradini (272 pp.; 20,00 €). Il volume, che nel 1931 meritò una citazione di Mussolini nel discorso di commemorazione pronunciato in Senato all’indomani della scomparsa dell’Autore, è arricchito da un saggio introduttivo di Corrado Soldato, una postfazione di Valerio Benedetti e un denso apparato di note, oltre che impreziosito da un’appendice che include: due testi dello stesso Corradini (sui princìpi teorici del nazionalismo e sul rapporto tra nazionalismo e democrazia); una cernita di documenti dell’Associazione nazionalista (tra cui una relazione congressuale di Alfredo Rocco sui temi del sindacalismo e del corporativismo); il menzionato discorso del Duce in onore di Corradini.

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L’unità e la potenza delle nazioni: il libro del “nuovo ordine” di Corradini

Libro del «nuovo ordine», come ebbe a definirlo l’Autore, L’unità e la
potenza delle nazioni è una lettura indispensabile per chi voglia conoscere in tutta la sua profondità e complessità il pensiero corradiniano. Autentica summa della dottrina nazionalista, il saggio è al contempo un’esortazione rivolta all’Italia a svolgere un ruolo di grande potenza degno della sua collocazione mediterranea e del fondamentale contributo apportato, in virtù delle radici romane, all’avanzamento della civiltà europea. Esso è peraltro un testo attuale, ove si propugna un sovranismo ante litteram in grado di interpretare la politica estera nel quadro di un nazionalismo non angusto né di corto respiro, bensì capace di inserirsi con autorevolezza nel «gioco di potenza» di quei blocchi geopolitici, economici e militari che all’epoca di Corradini si chiamavano «imperi».

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