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George R.R. Martin accusato di razzismo: ha “osato” citare Lovecraft durante il Premio Hugo

by La Redazione
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Roma, 7 ago –  George R.R. Martin ha condotto l’ultima edizione del Premio Hugo 2020, che premia le più importanti opere di fantascienza. Pensereste che sia ovvio o lecito omaggiare alcuni degli scrittori più importanti del passato, ma siamo nel 2020 e le cose cambiano così velocemente che ci si può trasformare in mostri da un’ora all’altra: il creatore di Game of Thrones ha osato citare Lovecraft e ora proprio come il kraken si sono infuriati con lui i social justice warriors che lo accusano di razzismo e transfobia.

La colpa di George R.R. Martin, tanto per cominciare, è quella di aver pronunciato in maniera non corretta il nome di una delle vincitrici, tale Rebecca F. Kuang, e quello della rivista FIYAH, su cui scrivono principalmente autori neri. Ricordate quando John Travolta agli Oscar (quindi non alla sagra del degli Gnocchi di Guardea) sbagliò il nome dell’interprete di Frozen Idina Menzel? Figura barbina, ma nessuno lo accusò di razzismo. Cosa che è invece accaduta a Martin che, ricordiamo, non è né un attore né un presentatore.

Vietato citare Campbell e Lovecraft

Lo scrittore Andrew Liptak ha inoltre criticato Martin per aver osato omaggiare alcuni dei principali autori di fantascienza nel corso della trasmissione, tenutasi online: “Tra un segmento e l’altro, Martin ha usato il tempo a disposizione per promuovere il lavoro di Campbell, Lovecraft e per raccontare storie sulle sue partecipazioni a convention negli anni ’60 – ’70 e ’80”.  John W. Campbell  ha diretto per oltre trent’anni la rivista Astounding Science Fiction, ed è di fatto uno dei padri della fantascienza made in Usa ed era un vero e proprio eroe per Isaac Asimov. Ma l’anno scorso è stato definito dalla vincitrice del premio che porta il suo nome come un “fascista”, quindi Martin avrebbe sbagliato a ricordarlo. Lovecraft, invece, con le sue idee razziste e antisemite, è protagonista di una vera e propria damnatio memoriae che non tiene conto né dell’epoca in cui ha vissuto né dell’importanza della sua opera per la letteratura di fantascienza; Martin a quanto pare questi problemi non se li pone, ed ha citato anche lui.

In seguito alle polemiche nate dalla conduzione “scorretta” del padre del Trono di Spade, CoNZealand, società che organizza il WorldCon di quest’anno (evento che di fatto assegna i premi che verranno poi dati agli Hugo) si è battuta il petto e si è scusata con tutti su Twitter: “Ci scusiamo sinceramente per ciò che non ha funzionato. Ci scusiamo per la pronuncia sbagliata dei nomi e per la mancanza di rispetto implicita. Ci facciamo carico di ciò che è successo. Siamo stati ospitati su una piattaforma agnostica che non ha posto restrizioni sui discorsi di nessun partecipante”. Neanche nei peggiori incubi di Lovecraft …

Nadia Vandelli

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1 commento

jenablindata 7 Agosto 2020 - 8:11

ma che vadano al diavolo,questi pazzi schizoidi….
a stare a sentire loro non si potrà mai più aprire bocca
senza chiedere la loro autorizzazione preventiva:
io SPUTO su di loro e sul loro buonismo del piffero.
e se qualcuno cerca di tapparmi la bocca a forza,
è meglio che si prepari a difendersi.

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