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Ecco come l’ideologia dell’accoglienza mina la nostra sovranità

by La Redazione
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sovranità immigrazione

Roma, 7 dic – Uno degli strumenti che sta gradualmente erodendo la sovranità delle nazioni europee è l’ideologia dell’inclusione illimitata che è ormai diventata uno degli aspetti più importanti delle democrazie occidentali.

Secondo questa impostazione chiunque avrebbe diritto a rifugiarsi in un Paese democratico per vivere, lavorare e praticare la propria religione dal momento che le istituzioni democratiche sono naturalmente inclusive. Tale pensiero ha avuto una rilevante legittimazione da parte delle chiese cristiane, ed in particolare, da parte di quella cattolica.

Pensiamo, a tale proposito, alla tesi dell’attuale Papa secondo il quale la civiltà deve costruire ponti e non muri. L’ideologia della inclusione illimitata, è sostenuta da un club radical chic in grado di influenzare profondamente le scelte della politica europea e degli organismi internazionali. È insomma un’ideologia di potere assai lontano dunque da una ideologia antagonista o rivoluzionaria come vorrebbe fare credere. La base culturale di questo orientamento è determinata da ideologie umanitarie, ireniche, cristiano-sociali, antimperialiste, anticapitaliste, no global, femministe, terzomondiste, vegane e infine animaliste.

Una delle conseguenze alle quali il dominio di questa ideologia ha portato è stata certamente il profondo cambiamento lessicale: usare termini come negri, ciechi, spazzini, donne di servizio è diventato non solo politicamente scorretto ma persino discriminante. A causa di questa ideologia considerare l’ immigrazione potenzialmente pericolosa equivale a farsi accusare di xenofobia e razzismo.

L’egemonia politico-culturale è talmente profonda e pervasiva che parlare oggi di invasioni barbariche – facendo riferimento alla caduta dell’impero romano – costituisce un’affermazione quanto meno pericolosa: le invasioni barbariche infatti vengono tradotte nel linguaggio del politicamente corretto in concetti come trasformazione, cambiamento al punto che l’impero romano non finì per crollare sotto l’urto delle tribù germaniche ma si dovette trasformare per adattarsi a questo nuovo cambiamento.

Un’altra componente fondamentale di quest’ideologia è il terzomondismo secondo la quale l’Occidente sarebbe il principale responsabile dei mali del terzo mondo. Infatti il colonialismo, l’imperialismo, lo schiavismo sono stati gli strumenti attraverso i quali l’Occidente ha cercato di porre in essere la sua politica di potenza. Naturalmente si dimentica di ricordare che gran parte dei paesi del terzo mondo-che dovrebbero rappresentare un’alternativa all’Occidente predatorio e cinico sono la Cuba di Castro, la Cina di Mao, l’Albania comunista e l’Iran di Khomeini. Nazioni che fanno (o hanno fatto) della sovranità un tratto distintivo.

Roberto Favazzo

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6 comments

Commodo 7 Dicembre 2019 - 9:22

“Siamo TUTTI umani!” Dicono. LORO! Ma non possono andare a SPACCIARSI per UMANI da qualche altra parte?… O, meglio ancora… Restando al PROPRIO PAESE a ricostruirlo!… Dimostrando così, VERAMENTE! di essere delle RISORSE! Cosi come stanno facendo ORA, dimostrano SOLAMENTE di essere, (COME SE CE NE FOSSE ANCORA BISOGNO! n.d.r.), SIC ET SIMPLICITER, ZAVORRA & PARASSITI! (O PEGGIO! MOLTO, MOLTO PEGGIO!!!).

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Bracco 7 Dicembre 2019 - 11:06

Grande Commodo!!
Per colpa loro,gli italici guarderanno con disprezzo chi è più scuro di un caffelatte.
Per come è stata gestita la cosa,visto che hanno fatto entrare anche tanti criminali.

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Sergio Pacillo 7 Dicembre 2019 - 11:26

Per quanto riguarda loro; sono mandati, non vengono per iniziativa personale.
Per quanto riguarda noi: la sovranità l:abbiamo persa già al 90%.

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Fabio Crociato 7 Dicembre 2019 - 12:22

Questi falsi umanitari, falsi anticapitalisti, falsi no-global, falsi terzomondisti, ecc. (femministe, vegani e animalisti hanno altri problemi, non la falsità), veri immanenti cristiano-sociali, devono spiegarci cosa succede nei territori lasciati dagli sciami! E li che la loro coperta è troppo corta e si scopre il vero gioco.
Come ogni “buon” apicoltore sa, arrivano nuove regine, nuove api da condurre per produrre ancora e, se possibile, di più.
Sono dei cinici (a dir poco), che giocano sulla pelle delle persone, sradicandole, ben sapendo che andranno
a “morire”, non solo a causa di nostalgia profonda…
Lascerei fuori da questo discorso i cattolici e i Khomeinisti veri.
“Irenico” è da spiegare prima, grazie; altrimenti siamo sempre al computer…

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Fabio Crociato 7 Dicembre 2019 - 12:43

P.S. a sorpresa:
I buoni apicoltori gli sciami vanno a riprenderseli !

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