Roma, 22 nov – Ieri sera nel salotto progressista di Corrado Formigli è andata in onda una vera e propria celebrazione mediatica delle sardine. Nell’azzerbinata intervista che il conduttore di Piazzapulita ha condotto, tra un applauso e l’altro, non sono mancati i momenti di confusione per i tre giovani leader del movimento presenti in studio. Nonostante l’impegno a ribadire allo sfinimento il carattere apolitico e apartitico delle sardine, quello che sembra essere un po’ il vero “capo” del movimento, Mattia Santori, non ha mancato di sottolineare le sue simpatie politiche. Che a dire il vero stonano un po’ con questa storia del movimento fresco, tutto spontaneismo e rifiuto di etichette.
L’amore per Berlinguer
Dopo aver risposto prontamente “sì” a Formigli che gli chiedeva se fosse di sinistra o meno, quando gli è stato chiesto chi preferisse tra Steve Jobs ed Enrico Berlinguer, Santori non ha avuto dubbi: “Il grande rimpianto della nostra generazione“, attacca il leader delle sardine con lo sguardo sognante, “e ce ne siamo accorti anche grazie a chi ha fatto film e raccontato quella storia in maniera efficace, è di quella politica lì”. Dunque nostalgia per il Pci e la sinistra comunista di quegli anni.
La lacrimuccia ripensando al Pci
Ma Santori si spinge oltre, trasformando quell’esperienza politica nel mito capacitante delle sardine di oggi: “Non c’era solo Berlinguer, però erano quei tempi lì. Forse il motivo per cui adesso scendiamo in piazza è che non l’abbiamo mai avuta quella roba lì. Nei nostri trent’anni, diciott’anni e vent’anni “. A quel punto Formigli, visibilmente emozionato, ripete “purtroppo non l’avete avuta”. Il conduttore-commissario politico sfodera poi un sorrisone complice, il giovane leader conferma “non l’abbiamo mai avuta, è incredibile”, e in studio scatta l’applauso “spontaneo”. La catarsi a sinistra è avvenuta, tutti sono purificati e felici. Fino alla prossima sconfitta.
Davide Di Stefano
10 comments
il nulla in assoluto
quali anni? per carità, non fatevi ridere dietro ………… tienamen insegna .. o no?
Se non son facce da scemo, non li prendono. Guarda te che roba: a dentone!
Forse perché quegli “anni” significavano, per i SINISTRONZI, ovvio, un SALARIO PUBBLICO con DIRITTI, TUTTI, e DOVERI, ZERO. Licenza di FANCAZZISMO praticamente LEGALIZZATO ed ASSAI BEN REMUNERATO. Nessun “PADRONE” che ALITA sul COLLO e l’ unione, foriera di oltremodo COMODE ed assai REDDITIZIE CARRIERE. CAPITALISTI senza CAPITALE, con i SOLDI di TUTTI! E figurare POVERI LAVORATORI, (di “CONCETTO”, n.d.r.), pressoché NULLATENENTI & ASSOLUTAMENTE non TARTASSABILI! Padron FRODO docet…..
L’ UNIONE fra “PUBBLICO” ,(pressoché “privatizzato” & FEUDALIZZATO, n.d.r.), e POLITICA… A “riergo”… Padron FRODO docet…..
Comunque, quegli anni, almeno un pregio ce l’ avevano: non si vedevano in giro ad ogni orario NEGRACCI ripugnanti, anzi, vederne UNO ad ogni morte di Papa era considerato folklore esotico. Ed i CULATTONI non avevano ASSOLUTAMENTE VOCE in CAPITOLO. (Ed i COMUNISTI contribuivano assai ATTIVAMENTE a fare si che i DEGENERATI restassero nell’ ombra. Pena un ostracismo molto PEGGIORE di quello, OGGI, riservato ai SOVRANISTI in genere ed a movimenti come CASA POUND in particolare. n.d.r.). HAPPY DAYS!!!!!
Povero sfigatello comunista, vai a vadere cosa ha lasciato il comunismo dove ha governato e le vittime causate, studia studia forse capirai tante cose.
[…] Il leader delle sardine ha nostalgia del Pci: “Un rimpianto non aver vissuto quegli anni” (Video… […]
anche a me manca il PCI, quello che perseguitava i gay, i diversi…. bei tempi. Anche Stalin, ne ha fatta sparire di mondezza….. bei tempi. Un pò di regime rosso ai finti comunisti ci vorrebbe.
sì ma tanto a me bastavano le facce per farmi un’idea di questi qui