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L’Occidente è morto?

by Guido Taietti
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L’uso geopolitico del termine «Occidente» risale alla Guerra fredda, quando questo si contrapponeva alla categoria «mondo socialista» (o «secondo mondo», se vogliamo citare un’espressione caduta in disuso).

Con il crollo del sistema sovietico il termine mantiene un proprio uso, assumendo tuttavia un significato più legato a un’omogeneità valoriale che innegabilmente esiste all’interno di questo mondo. Huntington – in un celebre articolo prima e in un testo iper-citato poi, Lo scontro delle civiltà e il nuovo ordine mondiale – parlava infatti di «civiltà occidentale» affermando, tra le altre cose, che i legami culturali, valoriali e storici esistenti all’interno di questa civiltà sarebbero superiori o addirittura in grado di negare altre valutazioni geopolitiche (ad esempio le congiunturali fratture tra Europa continentale e sfera anglosassone, o quelle tra Australia e il resto del mondo anglosassone).

Questo articolo è stato pubblicato sul Primato Nazionale di ottobre 2021

Il modello occidentale, crollata l’Urss, si è illuso di aver «risolto» la storia (o «averla conclusa», secondo l’infelice espressione di Fukuyama). Lo fece Bush padre, quando decise di intervenire nel conflitto tra Iraq e Kuwait, già parlando di «nuovo ordine mondiale» a trazione occidentale e a guida Usa.

La grande illusione

Le élite occidentali degli ultimi decenni hanno vissuto nella convinzione che i propri valori di riferimento fossero universali, e si sono illuse che anche il resto del mondo condividesse questo giudizio. In realtà si ingannavano, e oggi l’inganno è sotto gli occhi di tutti. Tutti tranne il ceto intellettuale occidentale che, pur avendo presunzioni di universalità, risulta intrinsecamente provinciale non riuscendo a comprendere «l’altro» – e soprattutto, a concepire un «altro da sé».

Leggi anche: Sull’11 settembre e l’impotenza dell’Occidente

In realtà, come anticipava Huntington nel citato testo del 1996, al resto del mondo interessava la «modernizzazione», non l’occidentalizzazione: i cinesi ambivano a comprendere le nostre tecniche produttive, gli indiani le nostre capacità di comunicazione e collegamento, ma nessuno voleva importare le chiacchiere sui «diritti umani» o l’«agenda arcobaleno».

Il fatto che si possa mangiare un panino del McDonald a Doha o Riyad significa solo che le nostre capacità economiche sono logisticamente più avanzate e possono costruire catene di valore più lunghe. Ma quando noi, nel 1995, abbiamo visto gli adolescenti russi bere Coca Cola pensando che avessero sete di «democrazia liberale», loro vedevano la Coca Cola per quel che era: una bevanda dissetante.

La presunzione fatale

Questo processo di «indigenizzazione» della modernità si è non solo diffuso in tutto il mondo e in diverse civiltà a diverse velocità (in Russia, India, Cina, Sud America e mondo arabo), ma ha anche eroso la centralità relativa e il vantaggio tecnologico che l’Occidente aveva sul resto del pianeta. In particolare con la Cina (sul piano economico) e con la Russia (sul piano militare).

E’ curioso vedere che in realtà – anche se nel gergo giornalistico e di basso cabotaggio politico lo «scontro di civiltà» sarebbe un fantomatico e inevitabile scontro tra Occidente e islam – Huntington è particolarmente preoccupato del fatto che l’Occidente non capisca che non ha né il diritto né la forza di imporre i propri valori al resto del pianeta. In particolare, questa tendenza rischia di aumentare le tensioni con il mondo islamico.

Afghanistan: capolinea per l’Occidente?

Lo scenario afgano, dopo vent’anni di morti e mille miliardi di dollari di spese, si è concluso riportando le lancette a prima dell’intervento Usa, a ricordarci un’amara verità circa la quale già ci ammoniva Huntington: i confini delle civiltà non si cambiano semplicemente con la volontà. La struttura pluripartitica del sistema politico di Kabul, retta e finanziata per vent’anni dall’Occidente, una volta lasciata sola è collassata in due settimane. Dalle sue ceneri è rinato un nuovo Stato, emanazione di un islam politico e totalmente incompatibile con i «valori occidentali».

Tuttavia, se si trattasse solo di un caso isolato e per così dire «esterno», la crisi dell’Occidente sarebbe ben poca cosa. Sarebbe, cioè, semplicemente un…

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3 comments

Prof. Massimo Sconvolto 16 Ottobre 2021 - 8:40

Semplicemente gli Stati Uniti sono falliti sul loro debito
https://www.blacklistednews.com/article/77962/american-national-debt-increases-and-becomes.html

che nessuno vuole più perché nessuno dà soldi per debito che si sa già non verrà pagato
https://www.marketwatch.com/story/washington-lawmakers-want-to-bring-back-build-america-bonds-the-muni-market-isnt-buying-it-11621533281

a forza di usare come fondamento un modello economico insostenibile a lungo termine basato su una bufala la bufala della crescita infinita “sbufalata” in partenza dall’economia politica che ci insegna che a fronte di bisogni potenzialmente illimitati le risorse per soddisfarli sono limitate ed è quindi necessario operare delle scelte.

E il fatto che si possa vendere all’infinito è la più grande str….ata mai partorita da mente umana posto che il crollo definitivo del loro modello economico è dovuto proprio alla saturazione dei mercati, anche quelli dell’asia che nel 2009 hanno permesso un minimo di temporanea ripresa
https://www.investing.com/analysis/overcapacity–oversupply-everywhere-massive-deflation-ahead-200521771

Il #COVID con la crisi non ha niente a che fare, è solo lo specchietto per allodole usato per coprire il loro fallimento essendo perdenti che non sanno perdere.

L’auto elettrica non fa rima con disoccupazione
https://www.ilprimatonazionale.it//economia/auto-elettrica-disoccupazione-volkswagen-prepara-30mila-licenziamenti-210846/

infatti i licenziamenti sono dovuti proprio al fatto che la produzione di massa non ha più senso basta guardare i dati delle vendite di auto nuove in continuo crollo
https://www.aci.it/fileadmin/documenti/studi_e_ricerche/auto-trend/2021/Auto-trend1021.pdf

L’occidente è morto da 9 anni
https://www.weforum.org/agenda/2012/04/the-end-of-capitalism-so-whats-next/

stanno solo cercando di tenerlo nascosto per non finire appesi dagli illusi che si sono illusi perché non pensano ed è notorio che chi non ha testa usa le braccia vedasi ad esempio la rivoluzione francese.

Scusate i link in inglese, non è esterofilia
https://massimosconvolto.wordpress.com/2015/08/02/italiani-si-nasce/

è che approfittano della nota atavica ignoranza in lingue straniere dell’italiano medio.

Essendo italiano e sovranista ho cercato parzialmente di colmare la lacuna
https://massimosconvolto.files.wordpress.com/2021/08/iot-2.pdf

è un libro senza pretese fatto usando solo software libero e solo in formato elettronico per ridurre l’inquinamento, liberamente scaricabile copiabile e distribuibile perché non c’è peggior ignorante di chi per avarizia non diffonde il sapere e per potermelo permettere faccio altro per mangiare 😀

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Werner 16 Ottobre 2021 - 10:28

L’Occidente è morto perché si sta estinguendo un elemento importante della sua identità: LA RAZZA BIANCA.

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fabio crociato 17 Ottobre 2021 - 7:59

Non ancora perché è sotto attacco. Sono morti quasi tutti i suoi vertici, non c’è più gerarchia questo sì.

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