“Grazie alla possibilità di investigare i materiali a risoluzione sub-angstrom, potremmo realizzare una vastissima gamma di dispositivi super veloci e a basso consumo, sistemi per la memorizzazione di enormi quantità di informazioni, strumenti per l’identificazione di marker biologici in quantità piccolissime di fluidi”, ha concluso lo scienziato.
Infine, un paio di indicazioni tecniche, a supporto degli “specialisti”: ARM 200 è stato installato in un laboratorio foto isolato e anti vibrante dotato di pannelli termo radianti ed è il primo microscopio che opera anche a basse energie, sotto i 40 keV. In questo modo consente lo studio di materiali soffici e strutture a base di carbonio come il grafene. In Sostanza, Arm 200 sarà in grado di osservare ciò che può essere manipolato su scala atomica nei materiali, variandone le proprietà e le funzionalità.
Francesco Benedetti
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