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Quando il politicamente corretto impazzisce: il caso Banksy

by La Redazione
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banksyLondra, 3 ott – Quando la foga censoria e l’isteria politicamente corretta superano il punto di non ritorno, finisce inevitabilmente che i “puri” finiscano per epurarsi l’un l’altro.

È accaduto in Inghilterra, dove il geniale street artist progressista Banksy ha deciso di attaccare le posizioni anti-immigrazione dell’Ukip di Farage e così, per deridere gli argomenti populisti e “xenofobi”, ha fatto della satira a modo suo.

Sui muri di Clacton-on-sea, un comune nel Sud dell’Inghilterra, è quindi apparso un murale dove cinque piccioni ghettizzano e insultano un uccello migratore con frasi chiaramente “razziste”: ”I migranti non sono benvenuti”, ”Tornatene in Africa”, ”Stai lontano dai nosti vermi”.

Il messaggio è fin troppo chiaro. Eppure il comune britannico ha deciso di far rimuovere l’opera, scambiandola comunque per un incitamento al razzismo. Segno che sull’argomento regna ormai un’ipersensibilità e che persino le posizioni “allineate” ma ironiche, provocatrici e un po’ spiazzanti non sono più tollerate dal perbenismo dogmatico.

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