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Rick and Morty: baluardo politicamente scorretto nel buonismo di Netflix

by La Redazione
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Roma, 8 ago – Si, siamo d’accordo, Rick and Morty non sono “sovranisti” perché con le loro battute e trovate massacrano tutti, dai cattolici ai nazisti passando per i filosofi empatici e new age, ma a far ridere nella serie animata di Justin Roiland e Dan Harmon è proprio questo: la totale assenza di moralità. Nel mondo alla rovescia in cui viviamo e di cui Netflix è specchio, la nuova moralità è dettata dall’agenda Lgbt e femminista – quindi Rick and Morty sono l’unica serie grazie alla quale possiamo ridere con cattiveria e tranquillità. 

Le accuse di sessismo

La serie animata, inizialmente nata come parodia delle avventure di Doc e Marty McFly di Ritorno al futuro, è ormai alla quarta stagione e col suo connubio unico di humour nero, sci fi, viaggi nel tempo e chi più ne ha più ne metta è già diventata un cult. Già nel 2017 gli autori della serie sono stati accusati di essere degli esimi rappresentanti del patriarcato perché all’interno del proprio staff di sceneggiatori non c’era nemmeno una donna. Il direttore creativo Mike Lazzo fu accusato di sessismo per aver affermato che le donne creano “conflitto”. Poi si spiegò meglio: “Quello che ho detto in realtà è che alle donne non piacciono i conflitti, la commedia spesso deriva dal conflitto, quindi probabilmente è per questo che noi (o altri) abbiamo così pochi progetti femminili”.
Ma anche quando, poi, le donne sono state “ammesse” in Rick and Morty ed hanno contribuito a scrivere due degli episodi più divertenti (“Al Rick-inseguimento della pietra verde” e “Cetriolo Rick”), le sceneggiatrici sono state vittima dell’odio online di qualche fan che si è sentito tradito. Harmon biasimò tali comportamenti, ma fu molto chiaro: “Se sei abbastanza fortunato da fare uno spettacolo davvero bello che piace alla gente, significa che piacerà anche ad alcune persone “cattive”. Non puoi semplicemente pretendere che tutti quelli che guardano il tuo show abbiano la testa a posto … Io parlo per me stesso, non voglio che lo spettacolo abbia una posizione politica. Ma allo stesso tempo, individualmente, questi tizi non sono dei politici e non rappresentano la politica”. Ovviamente, il blog femminista Women in Hollywood non ha accettato tali “scuse”, chiedendo il sangue di Harmon lo stesso – colpevole di scrivere uno show implicitamente maschilista.

Rick and Morty non fanno prigionieri

Così, mentre su Netflix sbarcano minorenni transgender e si acclamano serie sui travestiti americani degli anni ottanta (“Pose”) è di per sé rivoluzionario che Rick and Morty non guardi in faccia nessuno deridendo neri, bianchi, donne, ogni tipo di minoranza, lo stesso concetto della vita, loro stessi e tornino anche (con un certo “ritardo”, ma la vendetta va servita fredda) a prendere per il culo le femministe. In una delle puntate della quarta serie, Rick e Morty devono superare un “sigillo tematico”: Morty deve raccontare una storia che non li coinvolga affatto. Rick lo invita a raccontarne una che ha superato il cosiddetto “Bechdel Test”, fornendo una breve spiegazione: “Devono esserci due donne, entrambe devono avere un nome e parlarsi di qualcosa di diverso da un uomo”. Morty racconta quindi una storia su sua sorella e sua madre che prendono un té e discutono dei loro “momenti speciali”, per poi difendere la loro casa da un esercito di scorpioni giganti a colpi di … vagina.

Gli sceneggiatori sono davvero “maschilisti”?

Per alcuni blog gestiti da donne fan di Rick and Morty è una “ammissione di colpa” degli sceneggiatori. Ma visti quanti episodi esistono della serie in cui sia la madre Beth che la figlia Summer sono protagoniste assolute e hanno cambiamenti profondi (non da ultima la puntata finale della quarta serie) è ovvio che si tratti di una presa in giro nei confronti di chi li critica e di chi vorrebbe inserita la “quota rosa” nella serie animata a tutti costi, anche a scapito della bellezza e della coerenza della narrazione. La verità è che Beth e Summer sono i personaggi femminili più complicati, coraggiosi e incoerenti e dunque realistici tra le serie di Netflix – sì, anche più di quelle donne nate uomo, donne eroine senza macchia, madri perfette di fronte a padri assenti che a tutti i costi ci vogliono rappresentare come la norma. Il femminismo della terza ondata ha tolto alla donna la capacità di essere assurda e quindi eccezionale – quindi grazie ai “maschilisti” sceneggiatori di Rick and Morty.

Nadia Vandelli

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Rick and Morty a rischio chiusura? Uno dei due autori sotto accusa per un vecchio video | Il Primato Nazionale 17 Agosto 2020 - 7:10

[…] Rick and Morty: baluardo politicamente scorretto nel buonismo di Netflix […]

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