Roma, 8 apr – L’attore americano Jules Guy, meglio noto al grande pubblico come James Best, è morto a 88 anni per le complicazioni di una polmonite. Malgrado abbia recitato in diverse serie di successo come “Perry Mason” e “L’incredibile Hulk”, la sua fama è legata soprattutto al ruolo dello sceriffo Rosco Pervis Coltrane nel telefilm di culto “Hazzard”.
La serie, andata in onda sul canale televisivo CBS dal 1979 al 1985, arrivò in Italia nel 1981 e di fatto non se ne andò mai, dato che ancora oggi capita di vederne vecchie puntate in giro per la tv.
E a rivederlo oggi, il telefilm appare simpaticamente colorato di sfumature politicamente scorrette, data l’ambientazione nell’America rurale del sud, abitata quasi esclusivamente da bianchi, con una nostalgia del tutto esplicita per l’epopea confederata.
Chiarissimo il riferimento sudista nella mitica Dodge Charger R/T del 1969 detta non a caso “General Lee”, con tanto di bandiera degli Stati Confederati d’America dipinta sul tetto e clacson che intona le prime note della canzone popolare “Dixie”. Anche il personaggio di zio Jesse è un omaggio al Generale Robert Edward Lee dell’esercito confederato (a cui Jesse Duke assomiglia particolarmente).
Ma tutta l’atmosfera della serie appare piuttosto “libertaria” rispetto agli standard legalitari e moralistici di questi ultimi anni: dagli abbigliamenti succinti della cugina Daisy al contrabbando di whisky.
“Hazzard” è ambientato nell’immaginaria contea omonima, situata nello Stato della Georgia, e narra delle vicende della famiglia Duke, composta dai giovani cugini Bo, Luke, Daisy e dal loro anziano zio Jesse, contrapposta al locale e unico amministratore della contea Jefferson Davis Hogg, detto semplicemente Boss, il cui braccio armato è appunto Rosco P. Coltrane.
Malgrado nei primi cinque episodi sembri un cattivo di tutto rispetto, pian piano l’immagine dello sceriffo diventerà sempre più buffa e caricaturale, rendendo il poliziotto vittima non solo dei raggiri dei Duke, ma anche delle sfuriate di Boss Hogg stesso.
Poliziotti corrotti ma dall’animo buono, corse in macchina senza standard di sicurezza, whisky di contrabbando, minishorts aderenti e canzoni confederate: in fondo il mondo di “Hazzard” non era affatto male…
Giorgio Nigra