Nella nostra modesta rubrica abbiamo piรน volte affrontato il tema del wokismo, soprattutto nei suoi aspetti cinematografici, ma anche rispetto alle ripercussioni sulla societร americana e non solo: pensiamo al movimento Black lives matter o alle teorie gender o, ancora, alla cancel culture. Eppure, se ci fermiamo a riflettere, ci renderemo conto che la ยซfilosofiaยป woke non solo non รจ affatto nuova, ma affonda le sue radici proprio nel contesto culturale e civico del Nuovo mondo. Certo, non si chiamava ancora wokismo, ma ha permeato ogni forma dโespressione artistica americana, che poi รจ anche la nostra. Dalla fine del dopoguerra ad oggi, infatti, lโItalia non vive solamente sotto il dominio militare a stelle e strisce (ci riferiamo alle basi americane presenti sul nostro territorio) ma soprattutto sotto quello โ ancor piรน pervasivo โ culturale.
Questo articolo รจ stato pubblicato sul Primato Nazionale di maggio 2023
La nostra sudditanza psicologica รจ figlia del tradimento dellโ8 settembre e, con esso, della sconfitta militare ritoccata da vittoria con i nuovi alleati: da quel momento, lโItalia ha goduto di un notevole boom economico a partire dagli anni Cinquanta, con lโingresso della televisione in tutte le case. Da allora, perรฒ, lโitaliano soffre di un complesso di inferioritร che lo porta a ingoiare tutto quello che i grandi Usa gli tirano addosso: dalle vecchie serie tv come i Robinson, Il Principe di Bel Air, allโepoca completamente avulse alla nostra composizione etnica e sociale; per non parlare della famiglia multirazziale de Il mio amico Arnold, ma anche le piรน recenti Friends e Beverly Hills, oppure i polizieschi come i Chips, Magnum P.I. Come dimenticare poi A-Team, con il simpaticissimo afroamericano Mr Tโฆ tutte queste serie tv ci hanno fatto la morale per decadi sullโantirazzismo, il bullismo, il vivere insieme, lโaccettazione dellโomosessualitร e via dicendo.
Il wokismo sul grande e piccolo schermo
La cosa assurda รจ che perfino i vecchi western in realtร sono molto piรน woke di tante produzioni moderne! Prendiamo ad esempio Il gigante (premiato con 9 Oscar, รจ considerato uno dei film americani piรน belli in assoluto), datato 1955: qui la critica alla modernitร e al razzismo รจ assolutamente palese; giร dalle prime immagini, unโemancipata e femminista Elizabeth Taylor, nei panni della protagonista Leslie, non solo fa la morale ai retrogradi texani della famiglia acquisita per come trattano la servitรน messicana, ma detta legge su tutto il ranch, creando una serie infinita di attriti con suo marito (lโantimoderno Rock Hudson); uno dei loro figli sposerร una messicana โ che ovviamente soffrirร di episodi di razzismo โ e, nellโultima scena della pellicola, si vedono i due nipotini, uno bianco e lโaltro meticcio. Questi sono solo alcuni esempi dellโideologia ยซRingo peopleยป: un marxismo di fondo che permea tutto quellโuniverso. Nelle migliaia di…
1 commento
La Woke americana e la sua macchina “antirazzista” non รจ altro che la strategia degli ebrei americani per castrare tutte le culture, tutte le religioni, tutti i tipi di cultura individuale e per trasformare l’umanitร in una massa di idioti obbedienti al servizio di questi criminali che si permettono di vantare una cultura e una religione settaria intoccabile dal 1948. Il tutto grazie ai traditori che hanno governato i diversi Paesi (Italia in primis fino ad oggi) allineati ai loro capricci e alle loro tattiche. La Cina e la Russia porranno fine a questo primato e ci salveranno dal finire schiavi di questa piaga maledetta.