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Con l’attenzione esclusiva all’Ucraina si rischia il colpo di mano sul Catasto

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Roma, 5 mar — I drammatici aggiornamenti che giungono sulla guerra tra Russia ed Ucraina hanno ovviamente stravolto l’attenzione dell’opinione pubblica italiana. Le discussioni mediatiche e politiche che avevano ottenuto il monopolio dei dibattiti sono state sopraffatte da una situazione che, di ora in ora, appare precipitare verso un futuro incerto e rischioso. Questo ha comportato cambiamenti anche nell’ambito parlamentare e governativo, dato che con la crisi in corso il premier Mario Draghi dovrà necessariamente rinunciare all’ipotesi di trovare una exit strategy utile per abbandonare la guida di un governo fallimentare.

Colpo di mano sul catasto

Tuttavia, quel che sembrerebbe un auspicabile ritrovo di unità cela dietro di sé l’opportunità di agitare spauracchi di crisi governative, al fine di indurre le controparti politiche più deboli a cedere su alcune istanze. La possibilità di assistere a dei “colpi di mano” effettuati nelle Commissioni ed in Aula che passino inosservati o quasi, grazie all’attenzione mediatica riversata sulla guerra, è piuttosto preoccupante. Ad esempio, la prima problematica da scongiurare sarebbe quella della Riforma del Catasto: da mesi larga parte della maggioranza prova ad inserirla in legge delega ed adesso, cogliendo l’occasione propizia derivante dalla crisi in Ucraina, si è arrivati a minacciare quella che sarebbe una complicata crisi di governo, se la norma non dovesse essere approvata allo stato attuale.

Una pistola carica nelle mani del prossimo esecutivo

In tal caso, sarebbe di fatto consegnata una pistola carica nelle mani del prossimo esecutivo, con il rischio concreto di assistere ad un aumento delle tasse sulla proprietà dal 2026. Da segnalare l’attenzione, l’impegno e la denuncia di Confedilizia che, tramite la voce del presidente Giorgio Spaziani Testa, sta provando a supportare ed invogliare gli esponenti politici a stralciare questa pericolosa opzione. La speranza è quella di non dover assistere ad un ultimo anno di legislatura che, complice l’attenzione dell’opinione pubblica riversata su altro, conceda opportunità ghiotta per bastonare nuovamente gli interessi dei contribuenti e dei proprietari italiani.

Tommaso Alessandro De Filippo 

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4 comments

fabio crociato 5 Marzo 2022 - 11:03

Furba redistribuzione in “spalmamento” (civiltà “Nutella”), del obolo laicamente dovuto. Siamo al dolce non alla frutta, cioè il peggio del peggio. Ovvero, gli atei “prendi tutto” pagheranno comunque un po’ meno di quello che dovrebbero.

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Manlio Amelio 5 Marzo 2022 - 12:49

“Di chi è la colpa?” (Leone Tolstoj)
da leggere! incredibile! ballerina anarchica scritta a novembre, mesi prima dello scoppio della guerra Russia-Ucraina…

https://telegra.ph/UNA-PASSEGGIATA-LUNGA-UNDICI-ANNI-11-26

Il problema dei problemi è sempre lo stesso, non aveva mica torto Celine quando scriveva: “Bisognerà regolare la grossa questione, la questione dei soldi. E, temo, una volta per tutte.” (La Bella Rogna, p. 89, 1941)

Se mi è concesso vorrei commentare anche questo articolo vista stretta connessione tra i due…

https://www.ilprimatonazionale.it//economia/non-clima-ma-austerita-causa-disastri-ambientali-226088/

Cito me stesso ah ah…
“La povertà emotiva, educati, economica!” Sono il vero problema!…” “Ma di chi è la colpa?”…

Io sono della Sila Piccola Catanzarese… un posto dove t’emozioni naturalmente!… ho vissuto e ho lavorato per 6 anni tra la Valtellina e il Trentino… Ma Cazzo! Il Parco Nazionale della Sila e tutto l’ Altopiano non hanno paragoni al Mondo!… Manco il Parco Nazionale di Yellowstone!… Ma merda! l’idioti calabresi (ovviamente non tutti), ma soprattutto la Mafia numero uno: il Leviatano… l’hanno distrutto, o quasi!
Solo a titolo d’esempio, iniziamo da primo scempio: le dighe e laghi artificiali hanno alzato le temperature del micro clima della Sila… che insieme alla menefreghismo statale, regione, provinciale e all’incuria totale hanno contribuito allo sviluppo della processionaria; cementificazioni selvagge di viaggetti disabitati e abbandonati, la costante e conseguente deforestazione; l’assoluta mancanza a totale di strade tali da essere considerate congrue per un paese che si dice civile!.. servizi e strutture e interventi formativi per “indottrinare” le giovani generazioni future alla cultura della tutela della natura, all’amore verso la montagna! etc.. etc…
Poi uno dice: ch’è fai apologia di reato!… una volta c’erano le colonie estive, le scuole facevano le settimane bianche in montagna… dov’è finito tutto ciò?…
I principali colpevoli sono sempre gli stessi: I Sudditi coartati dai loro Badroni!
By Manlio Amelio

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Prof. Massimo Sconvolto 5 Marzo 2022 - 2:53

Le armi di distrazione di massa sono la specialità dell’elite capitalista.

Covid causa ad esempio del chip shortage per giustificare rallentamento dell’economia produttiva in realtà dovuta a sovraproduzione.

Le case automobilistiche ad esempio non fermano la produzione per mancanza di componenti ma perché non ha più sesso produrre per riempire piazzali di auto inutili vedasi dati di vendita auto nuove Italia
-26% a gennaio 2022 su gennaio 2021 -22% di vendite a febbraio 2022 su febbraio 2021
https://www.aci.it/laci/studi-e-ricerche/dati-e-statistiche/auto-trend.html
(non hanno ancora pubblicato la statistica di marzo chissà perché)

Addirittura Amazon distrugge l’invenduto
https://www.youtube.com/watch?v=mxqz2g05MTI&feature=youtu.be

Con la scusa della guerra in Ucraina gli USA essendo i primi produttori mondiali di petrolio stanno spillando i dollari che non possono più stampare allo scoperto al resto del mondo
https://www.ilprimatonazionale.it//approfondimenti/guerra-ucraina-benzina-e-gas-sempre-piu-su-unondata-di-rincari-225953/#comment-84278

Il problema è che la maggior parte delle persone si distrae facilmente siamo in troppo pochi a non restare abbagliati da specchietti per allodole 🙁

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Prof. Massimo Sconvolto 9 Marzo 2022 - 8:57

Passata per un solo voto.

Sarebbe bello poter vedere chi ha votato come per essere informati nel caso ci dovessero rimandare al voto.

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