L’avanzamento tecnologico rappresenta uno dei capisaldi della strategia di crescita europea, oltre ad attrarre una percentuale considerevole degli investimenti dell’Unione. In vista del cosiddetto «decennio digitale», per coadiuvare il raggiungimento della neutralità ambientale entro il 2050, la Commissione europea ha elaborato un fitto piano di digitalizzazione che agisce su diversi ambiti e settori, dall’intelligenza artificiale alla cybersicurezza, passando anche per il potenziamento generale della connettività nelle abitazioni.
Questo articolo è stato pubblicato sul Primato Nazionale di maggio 2021
Sebbene il suddetto piano di investimenti consti di oltre 9 miliardi di euro, i singoli piani nazionali di utilizzo dei finanziamenti legati al Recovery fund dovranno comprendere almeno il 20% degli investimenti in digitalizzazione. Questo anche e soprattutto per sopperire al mancato raggiungimento degli obiettivi precedentemente fissati nel 2014, che prevedevano – a fronte di un investimento pluriannuale di circa 15 miliardi di euro – la disponibilità della banda larga per tutti i cittadini europei.
Quali priorità per la digitalizzazione secondo l’Ue?
Oltre ai tecnicismi utilizzati dalla Commissione europea – come le singole competenze digitali e le leggi sui mercati digitali – infatti, l’avanzamento tecnologico dovrebbe potenzialmente agire sulla qualità della vita del singolo cittadino, partendo appunto dalla connettività messa a disposizione della popolazione. Dovrebbe poi avere un occhio di riguardo verso quella rurale, trascurata costantemente dall’investimento privato a causa di una minore possibilità di rientrare delle spese sostenute – per via del minore interesse dell’industria e dello spopolamento generale – e di una maggiore necessità di interventi strutturali per formare nuove linee di comunicazione.
A tal proposito, una relazione speciale della Corte dei conti europea – un organo specifico preposto al controllo della gestione finanziaria degli altri singoli organi dell’Unione – ha stabilito ufficialmente che…