Per quanto riguarda il settore dei market mover, il trading online oggi rappresenta un’opportunità di investimento che sta riscuotendo un certo successo, specialmente in termini di visibilità mediatica.
Naturalmente il livello di informazione a volte tende a tralasciare aspetti fondamentali, come ad esempio i rischi connessi a questo tipo di operazione, che in termini di investimento non è certo la formula più sicura di mantenere i proprio capitali intatti. In questo senso, la raccomandazione che va fatta è sempre quella di investire solamente quanto si è disposti a perdere, e non investire mai somme che servono per la gestione della famiglia e delle spese quotidiane.
Morgan Stanley investe nel settore del trading
Del resto giocare in borsa per i consumatori e gli investitori è da sempre un elemento dove il rischio risulta essere una costante. La notizia del momento riguarda comunque l’interessamento da parte di Morgan Stanley che ha deciso di investire 13 miliardi di dollari statunitensi su una delle più note piattaforme di trading online nei circuiti di Wall Street.
Si tratta di una notizia importante per quanto riguarda il settore del brokeraggio online, in quanto con l’interessamento di Morgan Stanley, avrà effetti anche sulla finanza più marcatamente mainstream. Un segnale univoco di come le cose stanno presto cambiando, con investitori e broker che sempre di più stanno spingendo su questo nuovo sistema di investimento digitale, che funziona praticamente nello stesso modo in cui oggi avviene la compravendita di titoli azionari, di CFD, indici, forex e quant’altro.
Parliamo naturalmente di un mercato volatile e instabile come questo attuale, dove la bolla speculativa sempre essere ormai dietro l’angolo, dove di fatto sono cambiate e stanno cambiando molte cose per l’economia e i metodi di investimento mainstream.
I tempi stanno cambiando a Wall Street, ancora
In effetti basta dare un’occhiata all’assetto attuale di Wall Street, dove ad esempio l’indice Nasdaq è sempre più vicino a prendere il posto del Dow Jones e dello S&P 500, visto che oggi gli indici tecnologici, stanno ottenendo performance importanti e di tutto rispetto, a differenza di altri asset un po’ in crisi, o comunque ben lontani dagli utili e dai profitti che fino a poco tempo fa erano capaci di sviluppare. Sono cambiate molte regole, ma il modo di gestire un investimento, anche se cambiano le piattaforme, resta invariato.
Prendiamo a modello il sistema che spesso oggi viene utilizzato per risparmiare sulle spese di commissioni e trarre il massimo del vantaggio sulle decisioni speculative. Oggi sembrirebbe consigliabile anche per motivi fiscali aprire un conto su una piattaforma digitale e iniziare a fare trading con Plus500 ad esempio, che non ha costi d’ingresso né tassazione sul margine essendo regolata fuori del nostro paese.
In questo caso se acquistiamo il titolo e a fine sessione siamo in attivo, non avremo il sostituto d’imposta che invece applicano le banche.La piattaforma ha un vantaggio rispetto alle banche tradizionali, per quanto riguarda le operazioni di trading e di brokeraggio. L’interessamento anche dei broker tradizionali al trading online è un segno dei tempi che stanno cambiando, cosa che Morgan Stanley ha promosso, anche in considerazione di una politica finanziaria che ormai sta premiando strumenti alternativi come ad esempio le criptovalute o il forex online, metodi certamente veloci e dinamici, attraverso cui è possibile fare investimenti e operazioni che un tempo erano esclusivo appannaggio degli istituti di credito tradizionale.
Trasformazione e fusione che in questo periodo particolare tende a premiare questo tipo di settore, che certamente è legato all’innovazione e ora parrebbre provare adi entrare nel circuito mainstream degli investimenti.