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Chi è Emmanuel Macron: il nulla con la Banca Rothschild intorno

by Adriano Scianca
19 comments

Roma, 24 apr – “Non esiste una cultura francese. Esiste una cultura in Francia: essa è diversa, multipla”. Sono queste le idee, espresse nel corso di un comizio, del futuro presidente di Francia, Emmanuel Macron, che diventerà tale con i voti delle destre e delle sinistre riunite, contro il pericolo mortale rappresentato da Marine Le Pen, che appena qualche giorno fa parlava di “anima millenaria del nostro popolo”. Racine, Corneille, Hugo? Scrittori non francesi, dunque, ma solo di passaggio nell’Esagono. Una considerazione che non stupisce, in bocca a questo esponente della finanza cosmopolita, a questo figlio dell’ipercapitalismo che non conosce culture, popoli, civiltà. Ma, in Italia come in Francia, si parlerà poco di questo, riconducendo tutto il personaggio alle solite parole vuote sui “giovani”, “l’innovazione”, la “riforme”, insomma quella retorica che crea storytelling sul nulla. O magari si parlerà della “favola” di un liceale che si innamora della prof di francese e infine la sposa, anche se ha 23 anni più di lui, anche se l’effetto estetico dei due insieme è grottesco e, anzi, dà proprio l’idea esatta di un saputello bamboccione comandato ancora a bacchetto dall’anziana prof.

Emmanuel Macron nasce il 21 dicembre 1977 ad Amiens. Appassionato di pianoforte e savate (la boxe francese), egli è un tipico frutto dell’Ena, l’alta scuola per quadri amministrativi da cui è uscita gran parte dell’élite politica transalpina. In varie interviste ha dichiarato un precoce impegno a sinistra. Ha anche detto di aver composto, in ambito accademico, uno scritto sulla filosofia del diritto di Hegel sotto la direzione del filosofo marxista Étienne Balibar, che tuttavia ha dichiarato di non averne alcuna memoria (chissà chi dei due ha mentito). La virata verso il settore bancario, sempre a sentir lui, è stata dovuta alla delusione per l’elezione di Nicolas Sarkozy a Presidente della Repubblica. Inizia quindi la sua carriera nella banca Rothschild. Nel 2012 dirige l’acquisto di una filiale della Pfizer da parte di Nestlé, un affare da 9 miliardi di euro che gli permette di diventare milionario.

Già dal 2006, tuttavia, aveva conosciuto Hollande ed era nel giro del Partito socialista. Sarà grazie a questa conoscenza che, il 26 agosto 2014, sarà nominato ministro dell’Economia del governo Valls al posto di Arnaud Montebourg. Il 6 aprile 2016, ad Amiens, fonda “En marche!”, giustamente definito più una start-up che un partito. Secondo Mediapart, l’indirizzo legale del movimento è situato presso il domicilio privato del direttore dell’Institut Montaigne, think tank neo-liberale vicino alla Confindustria francese e il cui presidente è tra i vertici del Bilderberg (ai cui vertici Macron stesso ha partecipato). Anche molti membri “Terra Nova”, il gruppo di pressione che suggerì al Partito socialista di abbandonare gli operai e puntare sugli immigrati, sostengono Macron. Tra questi, anche Daniel Cohn-Bendit, volto storico del ’68 francese. Alta finanza e sinistra etica: è sempre un’ottima accoppiata. Secondo alcuni suoi esponenti, “En marche” godrebbe della consulenza di alcuni membri dello staff della Clinton.

Difficile enucleare una sorta di Macron-pensiero: il personaggio, benché scaltro, poggia su enormi basi di fuffa. Giova comunque ricordare che poche settimane fa ha proposto un attacco militare contro Assad e che si è sempre rifiutato di esprimersi sul tema del riconoscimento dello Stato palestinese. È inoltre un sostenitore dell’accoglienza degli immigrati alla Merkel. Quando lo si lascia parlare un po’, tuttavia, le gaffe fioccano. Parlando della Guyana francese, per esempio, ha detto che si tratta di un’isola (quando è in realtà un territorio al confine con Brasile e Suriname). Andando in Guadalupa, ha detto che è abitata da “espatriati” (quando si tratta di un dipartimento d’oltre mare che è, a tutti gli effetti, territorio francese). Nel corso di un’intervista, ha espresso al meglio le sue idee su quale debba essere l’orizzonte valoriale della gioventù: “Servono giovani francesi che abbiano voglia di diventare miliardari”. Nel corso di un discorso, si è trovato a leggere una frase priva di senso, per ammettere: “Non so cosa voglia dire, leggo quello che mi scrivono”. Diverse volte si è lasciato andare a veri e propri scatti di razzismo sociale, come quando ha definito “illetterati” gli operai dei mattatoi Gad o quando ha stigmatizzato l’alcolismo e il tabagismo degli abitanti di un bacino minerario. Ma, in fondo, tutto questo cosa conta, a fronte del suo faccino d’angelo?

Adriano Scianca

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19 comments

rino 24 Aprile 2017 - 12:42

Incredibile: questo tizio un anno fa ha fondato un partito partendo da praticamente nessuna esperienza politica e adesso si ritroverà a fare il presidente di uno dei più potenti paesi al mondo. Va bene credere al miracolo dei media tutti dalla sua parte, ma la gente è proprio cogliona senza distinzione di latitudini..

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Saverio PISTILLI 24 Aprile 2017 - 4:57

Anche in Fancia i pecoroni esistono.Se sara’ eletto i francesi simorderanno la mano che ha messo la scheda nella busta..
Macron e’ il canditato dei media e deilla finanza forte…

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S 24 Aprile 2017 - 6:21

Candidato dei media, della finanza e della massoneria. Che poi sono tutti la stessa cosa. Povera Francia e povera Europa.

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marierose 24 Aprile 2017 - 6:29

Per me non se ne salva uno…..tutti uguali….mi dispiace ma non posso pensare diversamente……

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marierose 24 Aprile 2017 - 6:30

Per me sono tutti uguali…..non se ne salva uno….nulla di più vero…..

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marierose 24 Aprile 2017 - 6:32

Povera Francia……

non se ne salva uno….

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Sal Taurasco 24 Aprile 2017 - 7:32

I media lo stanno incensando come un rivoluzionario e un anti-sistema ( ci sarebbe da vomitare!) già solo per il fatto che si impalmata la prof.-balia più vecchia di lui. Grande esempio di idiozia e squallore a cui sono arrivati i media!

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Sal Taurasco 24 Aprile 2017 - 7:45

I media lo incensano come un rivoluzionario, un anti-sistema (ci sarebbe da vomitare!) già solo perchè si è scopato la prof. matrigna più vecchia di lui. Grande esempio dell’idiozia e dello squallore a cui sono arrivati i media.

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marierose 24 Aprile 2017 - 8:02

Ciao !!!….I Media già…si sono persi nell’idiozia…..ho chiesto a una mia amica che si trova in Francia, non sarà facile per chi votare…mi rispose vero, cerchiamo di votare il meno peggio….è cosi….

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Rosa Loria 25 Aprile 2017 - 6:06

Povero mondo e noi della classe media sempre meno e monopolizzati dai grandi capitali e dall’estrema destra dove il Dio profitto Comanda .

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remo balestra 25 Aprile 2017 - 9:14

quando la sinistra ordina il popolo ignorante,plagiato vota ed i risultati si vedono , vedi Venezuela, Brasile, korea del nord, Cuba, avremo una Francia ostaggio dei VIP comunisti ed il peggio appogigati da falsi idioti di destra

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CUBA 74 7 Maggio 2017 - 9:37

In Cuba non ci sono elezioni da quando sono arrivati i comunisti nel 1959 , ma quando è morto il dittatore Fidel Castro la sinistra europea ha pianto.Dopo parlano dei diritti , libertà etc etc bla bla, bla.

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giovanni carfizzi 25 Aprile 2017 - 10:52

Io mi chiederei anche chi è la moglie di Macron e perrché abbia sposato una di vent’anni più vecchia di lui.

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Anonimo 7 Maggio 2017 - 9:41

La fidanzata di Berlusconi è 50 anni più giovane di lui………

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salvo ciciulla 25 Aprile 2017 - 7:17

vivo in Francia,in politica la MINCHIONERIA dei francesi ha superato quella Italiana.
Republicani e socialisti,dopo aver dissossato questo popolo per più di 30 anni sono scomparsi. I loro capi,in nome d’un pericolo “LE PEN”,dopo essersi accusati delle malefatte più indecenti,ora all’unisono chiedono SENZA PUDORE ai loro elettori di votare per un Brancaleone fresco fresco sfornato dalla scuola Rthschildiana denominato Macron e,ciliegina sul gateau,con il largo consenso della sinistra Hollandiana. Il passaggio di Renzi nel firmamento polico Italiano, al confronto, é storia di Carmeliti.
Mi chiedo in quale misura la Merkel sta finanziando questo KAMIKAZE.

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giorgio 25 Aprile 2017 - 7:45

Piuttosto squallido come articolo , roba da gossip tipo Novella 2000
Nessuno si stupisce se Berlusconi va cvon le ventenni , se Putin divorzia per mettersi con una trentenne , se Trump ha una moglie di 25-30 anni piu’ giovane , poi si fa un articocolo perche’ un tale sposa la professoressa

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Sedeño Francisco Jean 26 Aprile 2017 - 2:07

Povera Francia, non il voto ma il vuoto politico alle urne.

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cesare 26 Aprile 2017 - 9:07

Scusate ma…sento parlare di candidato espresso dai poteri forti, invece negli altri paesi sono espressi dal popolo?

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Dominic 28 Aprile 2017 - 3:09

Non credo sia il problema la moglie più vecchia di 25 anni anche perché èla sstessa differenza di età tra Trump e sua moglie. Il problema è che Macron è un idiota!

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