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9 maggio, il discorso di Putin: “La Russia vuole la pace, guerra dell’Occidente contro di noi”

by Eugenio Palazzini
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putin discorso 9 maggio

Roma, 9 mag – “La Russia vuole la pace come tutti”. Sono queste le prime parole pronunciate da Vladimir Putin alla parata del 9 maggio, quello che il Cremlino considera il giorno dell’anno più importante. Perché oggi in Russia festeggiano la vittoria sulla Germania nazista, con tanto di parata militare sulla Piazza Rossa. Tra nostalgia per l’Unione sovietica e semplice celebrazione tradizionale, quello odierno non è però un 9 maggio come gli altri. Perché la Russia è tuttora impantanata in Ucraina, in un conflitto che non riesce a vincere. L’atmosfera che si respira a Mosca non è dunque distesa, gioiosa, realmente festosa. Non può esserlo perché si ritrova, dopo oltre un anno di guerra, con migliaia di soldati al fronte. Tuttavia Putin, nel suo discorso odierno, punta il dito contro l’Occidente.

9 maggio, il discorso di Putin dalla Piazza Rossa

“Il popolo ucraino è diventato un ostaggio del regime criminale di Kiev, una merce di scambio nei suoi piani crudeli e mercenari”, ha detto Putin nel suo discorso duranta la parata militare a Mosca.

Secondo il presidente russo l‘Occidente “provoca conflitti sanguinosi”, semina i semi della “russofobia” e pretende pure di “dettare le sue regole a tutte le nazioni”. E ancora: “Contro la Russia è stata scatenata una vera e proprio guerra, ma abbiamo sconfitto il terrorismo”.

Per il leader russo le “elite occidentali” hanno scordato quelle che furono “le conseguenze delle pretese naziste di dominare il mondo”. Ma tutta la Russia si è “mobilitata per sostenere i nostri eroi” che combattono in Ucraina. “Le battaglie che decidono il destino della nostra patria sono sempre diventate sacre”, ha detto Putin, “siamo orgogliosi di chi partecipa all’operazione militare speciale, non c’è cosa più importante oggi”. Poi il presidente russo, dopo aver chiuso il suo discorso inneggiando “alla vittoria”, ha chiesto un minuto di silenzio “in memoria dei figli, dei padri, dei nonni”.

Un discorso piuttosto sintetico, in tono minore rispetto a quello pronunciato lo scorso anno.

Eugenio Palazzini

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2 comments

Germano 9 Maggio 2023 - 11:42

“…Il popolo ucraino è diventato un ostaggio del regime criminale di Kiev…” e anche tutto l’occidente è diventato un ostaggio di quel criminale di Merdensky e la lobby sionista che ha comprato i politici corrotti in occidente, incluso il nostro.
Cosa fa la bandiera Ukraina insieme alle bandiere degli stati membri a Bruxelles?

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leonardofaccocacciatore 9 Maggio 2023 - 4:59

Ogni anno un paio di germani reali me li faccio al sugo.
Occhio, stupido papero, che a ottobre potrebbe toccare a te.

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