Parigi, 30 mag – In Francia è tutto pronto per il grande inciucio anti-Front National. Reduce dall’accesa campagna elettorale per le presidenziali, infatti, l’Esagono si appresta ad affrontare l’elezione per il rinnovo del Parlamento, che avverrà domenica 11 giugno, con un secondo turno previsto per domenica 18 giugno. Anche le legislative, così come le presidenziali, hanno infatti un sistema che sembra fatto apposta per segare le gambe al partito lepenista: destra e sinistra moderata, infatti, finiscono sistematicamente per convergere sul candidato che sfida quello del Front National. Il quale, pur raggiungendo risultati importanti in termini percentuali, nelle ultime elezioni ha portato in Parlamento solo due deputati.
È esattamente quello che si sta tentando di replicare in queste elezioni. François Baroin, leader dei Républicains, ovvero della destra moderata, ha infatti reso noto di auspicare un sistema di desistenza reciproca con La République en Marche e con i socialisti contro i candidati frontisti. “La nostra battaglia è sempre stata contro gli estremi, i gollisti sono gli avversari storici del Front National e dell’estrema destra, dunque la questione è chiarita da molto tempo. Naturalmente, tutto sarà messo in campo per evitare questo genere di cose (ovvero l’elezione di deputati del Fn, ndr). Auspico del resto che la reciprocità sia reale, tanto dal lato di En Marche che da quello del Partito socialista”. Baroin ha anche detto che la coabitazione con l’ex ministro socialista Macron non ha, per la destra moderata, “nulla di conflittuale”.
Ma nel suo partito aumentano i mugugni: la questione della desistenza posta già ora e con tale nettezza rischia di dare l’impressione che sia tornato in auge il famoso sistema “Umps” (cioè dell’Ump, il vecchio nome dei Républicains, in combutta col Ps, cioè con i socialisti) ma aggiornato all’era Macron. Molti, nella destra moderata, puntano a recuperare voti alla Le Pen, cosa che però può essere vanificata da una strategia anti-frontista troppo esplicita come quella già messa in campo da Baroin. Di sicuro c’è solo che, dopo il colpo alle presidenziali, il Front national sta per affrontare un’altra sfida durissima.
Giorgio Nigra