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“Accordo impossibile”: il Ttip è ormai su un binario morto

by Nicola Mattei
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ttip franciaBruxelles, 25 set – Anche l’Unione Europea, ultima fra gli ultimi (a parte Renzi e Calenda, ma va bene lo stesso), si accorge che sul Ttip siamo vicini all’accanimento terapeutico. E sventola bandiera bianca. Una resa non senza condizioni, ma che pone una seria ipoteca sulla possibilità che anche in un prossimo futuro si raggiunga l’intesa con l’altra sponda dell’Atlantico per il contestatissimo accordo di libero scambio fra Europa e Stati Uniti.

La conferma arriva da Bratislava, dove a margine del Consiglio Europeo si è tenuto un informale Consiglio competitività, durante il quale non si è potuto far altro che prendere atto delle ormai insormontabili difficoltà. A pesare sono i passi indietro di Germania, Francia e Austria, una potenza di fuoco (oltre 1/3 del Pil dell’Ue) sufficiente per fermare tutto e avviare qualche riflessione. Dopo tre anni di negoziati i diplomatici alle prese con i round di trattative non sono ancora giunti ad una qualche forma testo comune, nemmeno avvicinandosi ad un’ipotesi di accordo. Pesa la mancata apertura degli Usa nel settore degli appalti (nel quale intendono conservare un saggio protezionismo), mentre dai governi europei si difendono senza deroghe i settori della sanità e dell’educazione.

Tanto basta per seppellire, almeno per il momento, il Ttip. E’ “Impossibile concludere l’accordo di libero scambio Ue-Usa entro la fine del mandato di Obama”, riconosce il presidente di turno del Consiglio, lo slovacco Peter Ziga. Tutto rimandato quindi a dopo novembre, quando sapremo chi sarà il nuovo presidente americano. Anche qui, però, non vi sono certezze granitiche. Perché è vero che Trump non ha mai visto il trattato di buon occhio, ma anche Hilary Clinton non sembra volersi spendere più di tanto nel cercare un accordo sempre più difficile da trovare.

Nicola Mattei

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Paolo 25 Settembre 2016 - 6:22

La svendita per saldo di ciò che resta dell’ europa, è per il momento rimandata. Di tanto in tanto, una buona notizia.

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Stefano 27 Settembre 2016 - 7:14

Lo spero anch’io, ma vedrai che cambieranno nome e ce lo riproporranno tale e quale… è un film gia visto in altre occasioni. Bisogna vigilare.

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