Roma, 31 ott – La lista dei candidati alle prossime elezioni presidenziali afghane del 2014 è pronta: dieci le personalità politiche in corsa per la nomina. Trattandosi di un evento molto importante che avrà luogo contemporaneamente al ritiro delle truppe internazionali dal territorio afghano, la disputa politica è molto sentita nel paese. Ahmad Massoud, figlio del Leone del Panjshir, Ahmad Shah Massoud, commenta così il clima creatosi in Afghanistan:
“Amici e compatrioti,
Vi prego di permettermi di cominciare il mio discorso con un ricordo del mio caro padre in modo che possa impartire una lezione di vita a tutti voi. Un giorno una persona andò da lui per proporgli quella che egli chiamò “un’idea intellettuale”. La persona in questione suggerì a mio padre di cominciare a pensare ad una nuova operazione segreta per sconfiggere tutti i capi talebani e rendere il movimento privo di comando. Quello che nella pratica suggerì a mio padre, fu di organizzare l’uccisione di tutti i comandanti talib d’alto rango. “Una volta che i leaders saranno fuori gioco, sarà molto semplice sconfiggere tutti i militanti”, aggiunse.
Mio padre (il Comandante Ahmad Shah Massoud) si mise a ridere e disse “Mio caro fratello, questo è un atto codardo da compiere. Ogni decisione con una cattiva intenzione o un pensiero malvagio si tramuterà in un fallimento”.
Questo racconto è tornato alla mia memoria nel momento in cui mi sono reso conto che avviene quasi lo stesso per la campagna elettorale afghana ormai alle porte: i candidati stanno oltrepassando la linea rossa e agiscono in maniera codarda per diffamare i propri oppositori. Questo atteggiamento è molto distante dalla cultura di umanità e civiltà della nostra gente che è solita adoperare ogni risorsa per dimostrare di essere giusta, contrariamente all’atteggiamento errato dei nostri rivali politici . Tuttavia c’è un modo tramite cui possiamo essere coinvolti in un dibattito pacifico ed istruire la nostra gente riguardo ai progetti e agli obiettivi di un determinato candidato senza insultare, diffondere false voci o accuse reciproche.
La mia scelta politica è la scelta del popolo ed io rispetto tutte le decisioni che la mia gente prenderà per la nomina del suo nuovo presidente. Auguro successo a tutti i candidati. Una sana competizione e una campagna decorosa aiuterà la nostra nazione a scegliere il proprio futuro nel migliore dei modi.
Grazie a tutti,
Ahmad Massoud”
Da queste parole si può evincere quanto non sia bastato l’assassinio del Comandante Massoud per cancellarne le tracce e le modalità di condurre il dibattito nell’agone politico del paese.
Ada Oppedisano