Scende di un gradino anche Angela Merkel, superata da Papa Francesco che si attesta così al quarto posto della classifica generale. Il primo ed unico italiano nella top ten è Mario Draghi, presidente della BCE, che si attesta quindi in ottima posizione in una lista composta da 72 leader comprendente non solo capi di stato ma uomini particolarmente influenti, affaristi, imprenditori e filantropi vari.
Senza alcun dubbio però il dato più significativo è il sorpasso di Putin su Obama, che non è semplicemente simbolico ma palesa una serie di cambiamenti in ambito geopolitico, oltre a denotare una messa in discussione della leadership di Obama anche all’interno degli States. Dopo lo scandalo Datagate, lo smacco diplomatico sulla Siria e il terremoto interno dello shutdown, Obama ha perso popolarità e influenza. In generale quindi la classifica stilata dalla rivista statunitense conferma che l’unipolarismo americano non è mai stato in discussione come adesso. Per Forbes “chiunque abbia assistito alla partita a scacchi giocata sulla Siria tra Russia e Stati Uniti nelle settimane scorse si è accorto del cambio al vertice sulla scena globale”.
Eugenio Palazzini
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