Roma, 10 mag — Il mondo torna a guardare Chernobyl con preoccupazione: secondo quanto riportato dalla rivista Science nei giorni scorsi, sarebbero riprese le operazioni di fissione nucleare delle masse di uranio sepolte nel reattore numero 4. Si tratta della struttura esplosa nel 1986 che diede origine al più grande disastro civile causato dal nucleare. L’esplosione causò condizioni di inabitabilità che andarono a lambire i territori della Germania.
Chernobyl, riprende la fissione nucleare nel reattore 4
«È come se ci fossero tizzoni in un barbecue», ha detto il professore Neil Hyatt, chimico dei materiali nucleari all’Università di Sheffield intervistato dalla rivista. Una prospettiva non proprio rosea. Il fatto ha messo in allarme gli scienziati del governo ucraino, al lavoro per capire se le reazioni all’interno del reattore di Chernobyl si estingueranno da sole o necessiteranno di un intervento esterno. E’ ancora presto, quindi, per fare previsioni su eventuali incidenti, ma gli scienziati assicurano che «non si parla di conseguenze paragonabili a quello che accadde 35 anni fa».
Molte incertezze
La ripresa delle attività di fissione — rappresentata dalla crescita dei neutroni — è stata rilevata da sensori posti in prossimità del reattore, ha spiegato Anatolii Doroshenko, dell’Istituto per i problemi di sicurezza degli impianti nucleari di Kiev. «Ci sono molte incertezze — aggiunge invece Maxim Saveliev, dello stesso Istituto —, ma non possiamo escludere la possibilità di un incidente, anche se il conteggio dei neutroni aumenta lentamente».