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Gaza, apre l'ambasciata Usa ed è strage di palestinesi: 52 morti e duemila feriti

by La Redazione
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Gerusalemme, 14 mag – L’esercito israeliano sta sparando sui manifestanti palestinesi lungo la barriera difensiva tra la striscia di Gaza e Israele, nel giorno dell’inaugurazione ufficiale dell’’ambasciata Usa a Gerusalemme. Pesante il bilancio: finora, secondo il ministero della sanità della Striscia, i morti sarebbero almeno 52, e i feriti circa 2000, di cui 27 gravi.
Secondo il portavoce militare israeliano, l’esercito sta affrontando lungo il confine con Gaza “diecimila dimostranti violenti, e altre migliaia sono disposti nelle loro immediate vicinanze, in dieci punti di attrito”. Hamas, prosegue il portavoce israeliano, “sta guidando un’operazione terroristica, mascherata da mobilitazione popolare. Cercherà di compiere attentati e di realizzare infiltrazioni di massa in Israele”. L’area limitrofa a Gaza è stata proclamata “zona militare chiusa”.
Nel frattempo, è arrivata una dichiarazione del premier dell’Anp Rami Hamdallah sul trasferimento dell’ambasciata Usa da Tel Aviv a Gerusalemme: “La dichiarazione relativa a Gerusalemme del presidente degli Stati Uniti e la sua decisione di trasferirvi la ambasciata Usa il 14 maggio sono una flagrante violazione del diritto internazionale ed un gesto irrispettoso verso i valori centrali di giustizia e di moralità”, ha dichiarato, rilevando che proprio domani i palestinesi ricorderanno solennemente la ricorrenza della Nakba. Si tratta del 70esimo anniversario della “catastrofe” (appunto Nakba in arabo) della costituzione dello Stato d’Israele e – ha aggiunto Hamdallah – “delle tragedie collettive per i palestinesi che ad essa sono seguite. L’aver scelto una giornata tragica nella storia palestinese mostra la massima insensibilità ed una mancanza di rispetto per i valori centrali del processo di pace”.
Da parte sua l’Anp ha espresso gratitudine a quei Paesi che hanno sostenuto la loro causa e ha rinnovato l’appello al riconoscimento dello Stato di Palestina per quei Paesi che ancora non lo abbiano fatto. Solo così, conclude Hamdallah, sarà possibile rimettere in moto il processo di pace.

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Tony 14 Maggio 2018 - 3:20

…gli alleati degli USA sionista….Austria, Ungheria, Romania e Repubblica Ceca rispondono all’invito del ministero degli Esteri israeliano e invieranno loro rappresentanti all’inaugurazione. Scelta che sarà seguita da Repubblica Ceca e Romania…..Tutti a leccar ..

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Marco 14 Maggio 2018 - 7:41

Onore ai fratelli di Palestina… Morte al sionismo che vuole dominare il mondo… grazie al Pentagono, alla grande finanza… ai globalizzato…Ancora oggi, fino alla vittoria, la guerra del sangue contro l’oro!

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