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Anche James Bond stralciato dalla cancel culture: via “nero” e altri termini “problematici” dai romanzi

by Cristina Gauri
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james bond

Roma, 28 feb — La saga cinematografica di James Bond, con tutto il suo carico di mascolinità arbitrariamente etichettata come «tossica», patriarcato e sessismo, è stata, negli ultimi anni, oggetto di un’umiliante riscrittura woke culminata nel terribile No Time To Die dove il nostro 007 viene messo in pensione da una goffa «agenta» donna e nera, interpretata da Lashana Lynch. Ma evidentemente gli sforzi per rendere Bond il re della soia non sono stati ritenuti sufficienti.

James Bond censurato dai quaccheri woke

Dopo il caso dei romanzi di Roald Dahl, stralciati e stuprati dall’editore Puffin per aderire agli standard woke (salvo poi fare parzialmente marcia indietro dopo essere stato sommerso dalle critiche) anche i romanzi di James Bond verranno ripuliti da termini e concetti «problematici»: via «neg*o», «nero» o «africano»; verrà stampata un’avvertenza che spiegherà che «questo libro è stato scritto in un’epoca in cui erano comuni termini e atteggiamenti che potrebbero essere considerati offensivi dai lettori moderni».

Via “nero” e “africano”

Il nuovo corso ripulito e politicamente corretto di James Bond si aprirà ad aprile, con la ristampa di Casino Royal in concomitanza con i 70 anni dalla prima uscita del romanzo. Ian Fleming Publications Ltd, che detiene i diritti dello scrittore britannico, ha però rassicurato i lettori che sarà mantenuta «la massima fedeltà al testo originale e al periodo in cui è ambientato». Così «neg*o» o «nero» verrà sostituito da «persona di colore» o «uomo di colore». In Vivi e lascia morire (1954) viene stralciata l’opinione di Bond sui commercianti africani di oro e diamanti, descritti come «tipi piuttosto rispettosi della legge, a parte quando hanno bevuto troppo». Nella nuova versione sarà «tipi piuttosto rispettosi della legge, a mio parere». Nell’editoria britannica del 2023, a quanto pare, è ritenuto offensivo fare osservazioni sull’irruenza delle persone che alzano un po’ troppo il gomito, ma solo se sono di origine africana.

Etnie addio

Un’altra scena del libro che descriveva gli avventori di un nightclub di Harlem, «Bond sentiva il pubblico ansimare e grugnire come maiali alla mangiatoia», è stata modificata con un più gentile «Bond poteva percepire la tensione elettrica nella stanza», mentre da Thunderball (1961), Quantum of Solace (1960) e Goldfinger (1959), sono sparite le etnie. «Seguendo l’approccio di Ian Flaming, abbiamo esaminato le occorrenze di diversi termini razziali nei libri e abbiamo rimosso una serie di singole parole o le abbiamo sostituite con termini oggi più accettati ma in linea con il periodo in cui i libri sono stati scritti».

Cristina Gauri

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