Home » Gli antropologi nel mirino Lgbt: vietato identificare scheletri come “maschio” o “femmina”

Gli antropologi nel mirino Lgbt: vietato identificare scheletri come “maschio” o “femmina”

by Cristina Gauri
4 comments
antropologi

Roma, 19 lug — Ogni giorno la gazzella si sveglia sapendo che da qualche parte, nel mondo, un attivista Lgbt si alzerà dal letto e troverà qualche nuova categoria umana o professionale da perseguitare secondo criteri antiscientifici e a cui applicare i propri deliri ideologici: questa volta il bersaglio è costituito dai poveri antropologi, i quali, secondo i furiosi psicolabili arcobalenati, dovrebbero astenersi dall’identificare come «maschio» o «femmina» i resti umani rinvenuti negli scavi archeologi.

Gli Lgbt ora perseguitano gli archeologi

Il motivo? Secondo gli Lgbt gli scienziati non possono stabilire con certezza se il tal individuo, le cui spoglie sono venute alla luce nel corso di una campagna di scavi, da vivo —cioè migliaia di anni fa — si identificasse come maschio, femmina, lupo alsaziano o bilancia pesapersone. Decretare, seguendo criteri antropologici, che le ossa di un uomo appartengono effettivamente a un uomo, sarebbe quindi potenzialmente transfobico. Che ne sanno gli antropologi, ad esempio, se il fiero Oetzi, la mummia del Similaun, si percepisse o meno come uomo?

Assegnare il sesso biologico? Una stron*ata

Ad aprire la diatriba è stata una studentessa canadese — in questi casi il Paese di provenienza costituisce un marchio di qualità — Emma Palladino, che su Twitter si lamenta di come gli archeologi assegnino alle ossa ritrovate «lo stesso sesso assegnato alla nascita». Cioè quello vero, per le persone normali. Da allora il tweet ha totalizzato oltre 10mila retweet e più di 59mila «Mi piace». In un tweet successivo, Palladino ha inoltre affermato: «Nessun campo scientifico è perfetto e c’è assolutamente molto lavoro da fare, ma nel complesso, gli archeologi al giorno d’oggi sono profondamente consapevoli di quanto siano culturalmente e spazialmente relativi i concetti di sesso, genere e identità», ha aggiunto, sottolineando come secondo lei «assegnare il sesso biologico ai resti umani antichi sia “una stronz*ta”, anche perché «la classificazione ‘maschio’ o ‘femmina’ è raramente l’obiettivo finale di qualsiasi scavo».

Ci sono anche le task force

La studente insiste poi sulla necessità di insegnare una maggiore empatia e sensibilità agli antropologi. Effettivamente le ossa dei morti tendono a offendersi facilmente. Palladino passa poi a rassicurare la comunità transgender: «Anche se qualche archeologo di m*rda del futuro vi mancherà di rispetto e sbaglierà a identificare le vostre ossa, voi rimarrete sempre voi stessi». La ragazza ha una carriera assicurata. Ma non è l’unica a sostenere questa linea di pensiero. Ora esiste un gruppo chiamato Trans Doe Task Force , che cerca di «capire come gli attuali standard di identificazione umana forense rendano un disservizio alle persone che non si adattano chiaramente al binarismo di genere». Esempio: nell’esaminare i possibili resti di cacciatrici in un antico sito in Perù, la Trans doe task force suggerisce che non esistono prove del fatto che una cacciatrice peruviana biologicamente femmina di 9mila anni si considerasse davvero femmina e afferma che il concetto di «maschio o femmina» era «imposto dai colonizzatori cristiani».

Cristina Gauri

You may also like

4 comments

Sergio Pacillo 19 Luglio 2022 - 6:15

Scusate.
Mi interesserebbe sapere se è vietato ad un maschio percepirsi maschio.

Reply
MinCulPop 2+2 = Censura 4.0 – NoXYZ 19 Luglio 2022 - 6:29

[…] Gli antropologi nel mirino Lgbt: vietato identificare scheletri come “maschio” o “femmina” […]

Reply
Regno Unito, la polizia balla la Macarena al gay pride: il video diventa virale e scoppia la polemica - 23 Agosto 2022 - 5:31

[…] complice anche la dilagante cultura woke e il politicamente corretto che rendono difficoltosa qualunque presa di posizione non conforme e di […]

Reply
Attivista Lgbt irrompe sul palco di Meloni: "Voglio il diritto di adottare i bambini". Lei lo asfalta: "Io di non pensarla così" - Rassegne Italia 3 Settembre 2022 - 9:47

[…] Il Primato Nazionale – Roma, 3 set – Il manifestante Lgbt sale sul palco, superando le transenne e attaccando verbalmente Giorgia Meloni, come riportato […]

Reply

Commenta

Redazione

Chi Siamo

Il Primato Nazionale plurisettimanale online indipendente;

Newsletter

Iscriviti alla newsletter



© Copyright 2023 Il Primato Nazionale – Tutti i diritti riservati