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Attacchi a diplomatici italiani a Barcellona e Berlino: la pista anarchica

by Alessandro Della Guglia
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diplomatici italiani, ambasciata

Roma, 28 gen – Due attacchi a diplomatici italiani in Spagna e Germania. A Barcellona e Berlino, come riferito dalla Farnesina, sono state prese di mira le nostre sedi diplomatiche. “Nella serata di ieri ignoti hanno infranto la vetrata del palazzo dove è ubicato il Consolato Generale a Barcellona, imbrattando una parete dell’ingresso dell’edificio”, fa sapere la Farnesina. Nella capitale tedesca, si legge nella nota “è stata incendiata l’auto con targa diplomatica di un funzionario diplomatico in servizio all’Ambasciata d’Italia”. La stessa Farnesina precisa poi che le locali forze di polizia “hanno effettuato i necessari rilievi scientifici e investigativi. In ambedue i casi, fortunatamente, non si registrano danni a persone”.

Attacchi a diplomatici italiani a Barcellona e Berlino: mano anarchica?

Con tutta evidenza i due attacchi ricordano da vicino quello avvenuto lo scorso 2 dicembre all’ambasciata italiana ad Atene, rivendicato dal gruppo anarchico “Carlo Giuliani Revenge Nuclei”. Gli attentatori avevano incendiato, in quell’occasione, l’auto del primo consigliere dell’ambasciata d’Italia, Susanna Schlein. Gli autori dell’attacco, precisarono di aver colpito in sostegno ad Alfredo Cospito, anarchico italiano detenuto al 41bis.

Sugli attacchi in questione è subito intervenuto il primo ministro, Giorgia Meloni: “Ho fatto pervenire la mia solidarietà e quella del Governo italiano al Primo Consigliere dell’Ambasciata d’Italia a Berlino, Luigi Estero, per l’attentato che ha provocato l’incendio della sua automobile nella Capitale tedesca”, scrive il premier. “A questo episodio si aggiunge la violazione del nostro Consolato Generale a Barcellona con atti di vandalismo. Il Governo segue con preoccupazione e attenzione questi nuovi casi di violenza nei confronti dei nostri funzionari e delle nostre rappresentanze diplomatiche”.

Intanto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha contattato l’Ambasciata a Berlino e il Consolato a Barcellona, esprimendo la propria solidarietà. Tajani ha chiesto “che venga fatta al più presto piena luce sulle dinamiche di questi atti criminosi”, scrive la Farnesina. Il ministro, inoltre, “ha disposto l’avvio immediato delle procedure per la verifica e il rafforzamento delle sedi diplomatiche e del personale impegnato”.

Alessandro Della Guglia

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