Roma, 15 mag — Nei Paesi del Nord Europa si assiste a un grosso dilemma di non facile risoluzione: ovvero, conciliare la presenza di un sempre maggior numero di richiedenti asilo di fede islamica con l’incontenibile, strabordante passione dei popoli nordeuropei per i diritti Lgbt.
Belgio, centinaia di musulmani assaltano banchetto Lgbt
Quanto è accaduto giovedì 11 maggio, nella città belga di Genk, dà il polso esatto della situazione. Una campagna di sensibilizzazione contro l’omofobia è stata interrotta dalla rivolta di un centinaio di studenti musulmani dell’Atlas College Techniek & Innovatie, che hanno sputato sulla bandiera Lgbt gridando in coro Allahu Akbar. Due dipendenti comunali e un volontario dell’associazione Lgbt OGWA (Ook Genks Wel Anders) hanno raccontato di essere stati aggrediti mentre sensibilizzavano la popolazione sul tema della Giornata internazionale contro l’omofobia e la transfobia; gli studenti di fede islamica hanno circondato il banchetto, lanciando bottiglie e sputando sui cuori arcobaleno in mostra.
Convivenza impossibile
Come ogni anno, il 17 maggio si festeggia in tutto il mondo la decisione dell’Oms, presa nel 1990, di rimuovere l’omosessualità dall’elenco dei disturbi mentali. Il banchetto dell’associazione OGWA si inseriva proprio nella rosa di iniziative in programma per celebrare la giornata. «Ci sediamo nel parco della scuola nel corso dell’intervallo, distribuendo volantini e cuori arcobaleno», ha spiegato uno dei volontari. «Non sempre tutti sono d’accordo con noi, ma ieri l’atmosfera era molto cupa. Un gruppo di giovani si è avvicinato attorno al nostro tavolo e ha iniziato a fischiarci».
Ben presto sempre più studenti si sono riuniti attorno al tavolo, fino a diventare un centinaio. «Continuavano a urlare, lanciare bottiglie e sputare contro i cuori arcobaleno. Siamo stati aiutati dalle docenti presenti in cortile, che ci hanno sostenuto fino al suono della campanella. A quel punto, la maggior parte dei giovani è tornata in classe ed è tornata la calma».
Mezzaluna contro arcobaleno
L’amministratrice della scuola Christel Schepers si è detta «sconvolta da quanto accaduto», aggiungendo «prenderemo provvedimenti. Avvieremo un dialogo con gli studenti nelle prossime settimane e affronteremo il tema in collaborazione con la città». Più che di un dialogo, ci sarebbe bisogno di un’analisi di coscienza. Mezzaluna contro arcobaleno, una partita che difficilmente potrà concludersi con un «pari e patta» e nemmeno con la proverbiale «botte piena e moglie ubriaca», conoscendo la scarsa propensione dei musulmani ad accogliere tali tematiche e a farsi colonizzare dalla «cultura» (in questo caso le virgolette sono d’obbligo) occidentale.
Muslim students spat at fellow students and flags at a high school LGBT booth, chanting "Allahu Akbar!!!" in Ghent, Belgium 🇧🇪 pic.twitter.com/trCtDestFz
— Jonathan Wong (@WGthink) May 13, 2023
Ti è piaciuto l’articolo?
Ogni riga che scriviamo è frutto dell’impegno e della passione di una testata che non ha né padrini né padroni.
Il Primato Nazionale è infatti una voce libera e indipendente. Ma libertà e indipendenza hanno un costo.
Aiutaci a proseguire il nostro lavoro attraverso un abbonamento o una donazione.
Beh, qualcuno dovrà mettere a posto questo sodoma e gomorra
È brutto da dire ma solo i maomettani ci salveranno dal frocismo universale…il problema è dopo… chi si salverà da loro… Siamo in un ventre di vacca col cesso intasato.