Roma, 6 nov – Una morte misteriosa, quella a Berlino di un funzionario russo. La notizia, arrivata oggi e pubblicata da InsideOver, è in realtà di un fatto risalente a più di due settimane fa.
Berlino, il ritrovamento del funzionario russo
I fatti risalgono al 19 ottobre. È stato allora che la polizia tedesca ha trovato un cadavere fuori dall’edificio dell’ambasciata russa. Ancora non si hanno certezze ma pare che la salma sia quella di Kirill Zhalo, un funzionario della rappresentanza russa nella capitale tedesca. Tra i primi giornali a parlarne, il tedesco Der Spiegel e il sito investigativo Bellingcat: il corpo del diplomatico è stato trovato in un vialetto adiacente all’ambasciata russa. Accreditato come secondo segretario dell’ambasciata, aveva solo 35 anni.
Der Spiegel: vittima più di un funzionario
Il giornale tedesco sospettava da tempo che l’uomo fosse più che un semplice funzionario, bensì un agente inviato in Germania su ordine di Mosca. L’inchiesta di Bellingcat sembra darne conferma, visto che il giovane era figlio del tenente generale Alekseij Zhalo, oggi capo dell’Ufficio per la protezione del sistema costituzionale interno allo Fsb, “quello noto come il “Secondo servizio” dell’intelligence russa. Una serie di indiscrezioni a cui si aggiunge la dinamica della morte: un tragico volo da uno degli ultimi piani del palazzo che ospita l’ambasciata russa” La Russia, però, smentisce. Le informazioni sono state subito smentite dall’ambasciata in Germania. L’Agenzia Nova ha definito “del tutto prive di fondamento” le ipotesi sulla morte di Zhalo, il cui corpo è tornato da un po’ in Russia. La morte di Zhalo al momento è un mistero. Ed è difficile che il nodo venga sciolto a breve, considerate le informazioni fumose finora disponibili.
Alberto Celletti
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