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Autorazzismo al British Council: “Baby George? Bianco privilegiato”

by La Redazione
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baby georgeRoma, 28 lug – Di lavoro fa la dirigente di un’ente che si occupa di diffondere la cultura britannica in Europa e negli altri continenti. Eppure Angela Gibbins non esita a sputare su una delle istituzioni del regno Unito più note nel mondo: la monarchia. Non solo: la dirigente del British Council ha attaccato quello che attualmente è il membro più pop della famiglia reale, il Royal Baby. Sotto la foto di George, postata da qualche internauta in occasione del terzo compleanno del piccolo di Buckingham Palace, la Gibbins ha scritto: “Testa di ca***. Un privilegiato bianco. Quel sorriso sfacciato è la conoscenza innata che è reale, ricco, avvantaggiato, vive di denaro pubblico e non avrà mai difficoltà o disagi nella vita. Troviamo foto di bambini siriani per vedere se gli somigliano?”.

Il commento acido e sopra le righe non è passato inosservato, scatenando grandi polemiche. Tanto livore nei confronti di quello che resta pur sempre un bambino suona in effetti strano. Ma il ragionamento è anche sintomatico di una certa schizofrenia. Anche la Gibbins, infatti, “vive di denaro pubblico” (il British Council è un ente statale). Anche lei è bianca. Anche lei e, se ne ha, i suoi figli sono in qualche modo dei privilegiati, forse non come il rampollo di una famiglia reale, ma certamente più dei “bambini siriani” citati in modo demagogico.

Ovviamente la critica alla monarchia ci sta, quella alla monarchia inglese ancora di più. Ognuno ha inoltre  il diritto di sottrarsi all’empatia suscitata dal nuovo nato in casa Windsor. Quello che non si capisce è cosa c’entrino i privilegi dei… bianchi. Il Royal Baby gode dei privilegi dei nobili, non dei privilegi dei bianchi, che sono ben lungi dal condurre in blocco la vita dorata del piccolo George. Forse nella casa reale saudita o nelle corrottissime e viziatissime monarchie africane i bambini di corte, pur non bianchi, non sono privilegiati? L’idea che l’essere bianco sia ormai, se non una colpa, quanto meno un’aggravante, persino agli occhi di bianchi stessi in piena sindrome etno-masochista, segna una pericolosa deriva. Chiamiamolo, semplicemente, autorazzismo.

Giuliano Lebelli

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2 comments

CarloID 28 Luglio 2016 - 12:35

Maschio, bianco, occidentale = colpevole

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Martino 28 Luglio 2016 - 7:30

Scommetto che la Gibbins è una fottuta lesbica.

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