La conferenza, oltre che a ripercorrere le stringenti ragioni dell’innocenza dei Marò, rispetto alle quali il Primato è intervenuto varie volte anche con articoli dello stesso Di Stefano, sarà a quanto pare anche l’occasione per lanciare una forte e concreta iniziativa di boicottaggio nei confronti dell’India e dei suoi prodotti, che possa costituire un concreto strumento di pressione nei confronti di una nazione che, con la colpevole acquiescenza del governo italiano, dopo 3 anni non è riuscita ancora a celebrare una parvenza di processo.
Sulla questione è intervenuto oggi anche Mario Borgherzio, uno dei partecipanti al convegno. “La questione legata al rientro in India del marò Latorre – ha dichiarato l’eurodeputato eletto in Italia centrale – tra scadenze e possibili rinvii dell’ultim’ora, dimostra che la misura è colma. Per questo lanciamo un ultimatum al Governo: è bene che quel fantoccio di Renzi sappia che i patrioti non resteranno con le mani in mano.
La decisione della Corte Suprema indiana di discutere l’estensione del permesso di Latorre il 12 gennaio, non è un segnale distensivo, ma solo un modo degli indiani di prendere tempo, ingarbugliando ancora di più una situazione a dir poco ridicola – aggiunge Borghezio -. Dopo i miei interventi nei confronti del presidente del Parlamento Europeo Martin Schulz e del presidente dell’Afet Elmar Brok, prosegue il mio impegno al fianco dei nostri due fucilieri: domani parteciperò a Roma ad una conferenza per chiederne la liberazione, mentre la prossima settimana farò sentire la mia voce a Strasburgo. E’ il momento di agire!”
Cristiano Coccanari