Barcellona, 27 ott – È servito quasi un mese dal referendum ma, alla fine, il Parlament della Generalitat di Catalogna ha rotto gli indugi dichiarando ufficialmente l’indipendenza dalla Spagna. Una prova di forza, quella del presidente Puigdemont, dopo settimane di tentennamenti e che ha trovato sponda nei partiti indipendentisti, gli unici a rimanere in aula al momento del voto (a scrutinio segreto): 70 i favorevoli, 10 i contrari e un solo astenuto.
La votazione è arrivata all’ultimo momento disponibile, con tutti i margini di trattativa ormai consumati e il Senato di Madrid pronto a dare applicazione all’articolo 155 della costituzione spagnola (decisione presa proprio pochi minuti dopo il pronunciamento catalano), che prevede il commissariamento di una regione qualora le decisioni di questa minaccino l’interesse nazionale. Commissariamento che avrebbe costretto il parlamento di Barcellona a sciogliersi, da qui la svolta con la rapida approvazione della “legge di transizione giuridica e di fondazione della Repubblica”, atto con il quale la Catalogna lancia la sua sfida al resto del Paese. Primo atto concreto: la rimozione della bandiera spagnola dal palazzo del Parlament, avvenuta appena conclusa la votazione.
Pido tranquilidad a todos los españoles. El Estado de Derecho restaurará la legalidad en Cataluña. MR
— Mariano Rajoy Brey (@marianorajoy) October 27, 2017
“Chiedo agli spagnoli di rimanere tranquilli. Lo Stato di Diritto ripristinerà la legalità in Catalogna”, ha affermato il premier Mariano Rajoy in un tweet pubblicato subito dopo la dichiarazione di indipendenza.
In mattinata, parlando al Senato, lo stesso Rajoy aveva avvisato come non vi fosse alternativa all’applicazione dell’articolo 155, accusando Puigdemont di essere “lui e solo lui il responsabile della situazione”, annunciando la sua prossima destituzione e l’indizione di nuove elezioni.
Nel frattempo si muove anche la magistratura, con la procura generale che si appresta ad incriminare Puigdemont insieme al vicepresidente Oriol Junqueras per ribellione allo Stato. Un’accusa che potrebbe costare ad entrambi fino a 30 anni di carcere.
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[…] La Catalogna dichiara l’indipendenza, Rajoy: “Destituerò Puigdemont” […]
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