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“C’è stata un’esplosione a bordo”. Quasi impossibile ritrovare vivo l’equipaggio dell’Ara San Juan

by admin
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Buenos Aires, 24 nov – Sono ridotte al lumicino le speranze di ritrovare vivi i 44 membri dell’equipaggio del sommergibile militare Ara San Juan, scomparso nelle acque del sud dell’Atlantico da oltre una settimana. Ieri la conferma della notizia di una possibile esplosione a bordo, a causa di un anomalo boato udito poche ore dopo l’ultimo contatto con il sottomarino otto giorni fa. Oggi la rabbia dei famigliari, che ritengono la marina argentina responsabile della sorte dei loro cari.

A dare la conferma di questa possibile esplosione è stata la stessa marina argentina, ammettendo che una anomala vibrazione venne avvertita proprio vicino all’ultima posizione nota del sommergibile, che farebbe pensare a un’esplosione. Il portavoce della marina Enrique Balbi ha infatti dichiarato: “È stato segnalato come un’anomalia idroacustica. Il rumore è avvenuto alle undici del mattino di mercoledì (15 novembre), quasi tre ore dopo l’ultima comunicazione, a 30 miglia a nord rispetto a dove si trovava il sottomarino e sulla stessa linea di navigazione fino a Mar del Plata “.

Ecco spiegate le resistenze e le contraddizioni in cui Balbi è incappato nei giorni scorsi quando gli veniva chiesto conto della sorte dell’Ara San Juan. Di questa esplosione si sa poco, ma anche l’esercito argentino ha riferito che nel giorno in cui si sono persi i contatti con l’Ara San Juan è stato registrato un “evento anomalo singolare, breve, violento e non nucleare compatibile con un’esplosione”. Secondo i media argentini l’ipotesi più probabile è che a provocare l’esplosione sia stato cortocircuito delle batterie, già era stato segnalato prima della scomparsa del sommergibile.

Immediata la rabbia delle famiglie dei membri dell’equipaggio, che si sono sentite tradite e prese in giro. “Ci hanno mentito, sono tutti morti da tempo!”. “Avete ucciso mio fratello!” sono alcune delle reazioni dei famigliari, che si stanno rassegnando a non rivedere mai più i loro cari.

Anna Pedri

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2 comments

ANTERO 24 Novembre 2017 - 11:40

R.I.P.

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Tony 24 Novembre 2017 - 5:04

…L’argentina non ”tiene dinero” per mantenere in efficienza’ complesse e costose ”macchine da guerra”…..I ”capi”vogliono mostrare capacità che non hanno …e a farne le spese sono i soliti..quelli che vi lavorano…

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