Pechino, 24 feb – Con l’avvio delle operazioni militari della Russia in Ucraina, la situazione internazionale è sempre più incandescente. Come era prevedibile, gli Stati Uniti e l’Unione europea – ricompattati come «Occidente» – hanno condannato la mossa di Putin, promettendo battaglia e sanzioni molto dure nei confronti di Mosca. In tutto questo, però, c’è anche il terzo incomodo: la Cina. Per tradizione geopolitica, e anche filosofica, Pechino si muove sempre con molta circospezione, soppesando molto attentamente sia le azioni che le parole. Ma questo non vuol dire che sia neutrale. Anzi. Alla fine, nella crisi ucraina, la Cina ha scelto: sta con la Russia di Putin.
Tutti gli errori dell’Occidente
Pur richiamando la necessità di una risoluzione pacifica del conflitto, Pechino ha infatti rifiutato seccamente la narrazione occidentale sulla tensione in Ucraina. A parlare per conto del governo di Xi Jinping è stata Hua Chunying, portavoce del ministero degli Esteri cinese. Nelle sue ultime dichiarazioni, infatti, la portavoce ha puntato il dito contro le manovre sempre più aggressive della Nato a Est, che peraltro sono in contraddizione con le promesse fatte da Washington a Mosca. Anche le ritorsioni economiche non convincono Pechino: «Le sanzioni degli Stati Uniti hanno mai risolto qualche problema? Hanno forse reso il mondo un posto migliore? È così che intendono garantire la sicurezza dell’Europa?», è la domanda retorica che si è posta la rappresentante della Cina, offrendo così un chiaro assist alla Russia.
Russia e Cina sempre più vicine
Ma non è finita qui. Perché Hua Chunying, in conferenza stampa, è stata incalzata più volte dai giornalisti americani sul conflitto armato scoppiato nelle scorse ore: «Invasione della Russia? Rifiuto l’uso preconcetto delle parole», ha risposto, derubricando poi questo genere di narrazione a «tipico stile dei media occidentali di porre le domande». Insomma, forse stavolta gli Stati Uniti (e l’Europa) hanno esagerato nelle loro pretese, riuscendo così a ricompattare il «fronte anti-occidentale» tra Russia e Cina. Cioè proprio quello che l’Occidente voleva evitare.
Gabriele Costa
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Quando il partner è infido, pilotato…
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[…] Pechino ribadisce che ci siano ancora i margini per una via d’uscita diplomatica alla crisi tra Ucraina e Russia. “Nella situazione attuale la porta per una soluzione politica non è del tutto chiusa”, afferma Wang. Pechino “si sforzerà di spingere per una soluzione politica della questione Ucraina”. Poi Wang replica anche agli Stati Uniti, che spingono affinché la Cina scelga da che parte stare (cosa peraltro già evidente). […]