Roma, 11 ott – È giunta la parola fine sull’avventura terrena di Abu Bakr al Baghdadi, autoproclamatosi Califfo del sedicente Stato islamico?
La notizia è ancora in attesa di conferme, ma sembrerebbe che l’esercito iracheno abbia colpito il convoglio in cui viaggiava il leader dell’Is, nei pressi di Anbar, dopo averlo individuato grazie alla soffiata di una talpa. Lo hanno annunciato le forze armate irachene secondo quanto riportato dai media arabi.
Il leader islamista è stato colpito mentre era diretto a un vertice. Anche il luogo di incontro è stato bombardato. Nel raid avrebbero perso al vita molti leader jihadisti, ma sulla sorte del Califfo è ancora giallo.
Secondo dichiarazioni rilasciate dal “War Media Cell”, una struttura
antiterrorismo che coordina le attività del ministero della Difesa e degli Interni iracheno, e rilanciate in Italia dal Fronte europeo per la Siria, il destino di Al Baghdadi è ancora sconosciuto anche se le stesse fonti confermano l’attacco, da parte di un’unità speciale dell’aeronautica irachena, ad un convoglio dell’Isis mentre viaggiava nella località di Al Karable, un sottodistretto nella parte occidentale della provincia di Al Anbar a pochi chilometri con il confine siriano, una zona d’altura.
Nella stessa località è stata colpita contemporaneamente una sede dell’Isis che ospitava una riunione di alti comandanti dell’organizzazione e il convoglio che stava giungendo, sul quale viaggiava Al Baghdadi. Secondo le fonti sarebbero stati uccisi importanti comandanti dell’organizzazione tra cui Abu Hareth Al Shami, Abu Aeshe al Anzari, Yousef al Jezrawi, Abu Hussein al Salmani e W’ad al Latif Jo’meh al Mohammadi, capo delle cellule suicide dell’Isis.
Diverse fonti dichiarano che il raid aereo di oggi è stato coordinato dal Comando Centrale d’Intelligence a Baghdad, centrale operativa antiterrorismo degli staff militari di Iraq, Russia, Iran e Siria.