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Commissione Ue, nessun sovranista tra i candidati alla poltrona di Juncker

by Ludovica Colli
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Bruxelles, 27 mag – Ora che è stato eletto il nuovo Parlamento europeo, chi sarà il successore di Jean-Claude Juncker alla presidenza della Commissione europea? Ecco i tre Spitzenkandidaten (“candidati di punta”, in tedesco), ossia i candidati in pectore proposti dai vari eurogruppi: il tedesco Manfred Weber (Partito popolare europeo), l’olandese Frans Timmermans (Socialisti e Democratici) e la danese Margarethe Vestager (Alde). Quest’ultima è convinta: “Il monopolio del potere si è rotto”, ha detto domenica sera. “Non c’è più la maggioranza dei due partiti (Ppe e socialdemocratici, ndr), c’è un nuovo Parlamento. La vittoria di un nuovo gruppo liberale, la vittoria della Republique en Marche e del partito rumeno Usr Plus. È straordinario”.

Il peso dei gruppi dell’Europarlamento

Il Ppe resta primo partito con 178 seggi (38 in meno che nel 2014), i socialdemocratici S&D restano la seconda forza con 149 eurodeputati (38 in meno che nella passata legislatura), ma il calo delle due forze mette fine al bipartitismo che ha governato finora l’Europarlamento. Senza più la maggioranza dei 376 seggi, questo li obbligherà a cercare maggioranza alternative. Proprio l’Alde otterrà 110 deputati (41seggi in più), mentre i Verdi – gonfiati dai buoni risultati in Germania – diverranno il quinto gruppo con 67 eurodeputati, 15 in più che nella passata legislatura. (Al quarto posto c’è l’Alleanza europea dei popoli e delle nazioni guidata da Salvini, con 71 seggi)

“Sarà Weber il presidente della Commissione Ue”

Manfred Weber, 46 anni, continua a considerarsi il favorito. “Abbiamo vinto le elezioni e sarà lo Spitzenkandidat del Ppe, Weber, il presidente della Commissione“, ha detto Joseph Daul, presidente del Ppe, nella serata elettorale. Bavarese della Csu, Weber è a capo del gruppo parlamentare del Ppe dal 2014. Ma non ha mai ricoperto incarichi di governo e in Europa non è conosciutissimo.

Timmermans: “Non rivendico nulla”

Il candidato della famiglia socialista europea, Timmermans, potrebbe contrastare l’esponente tedesco, ma i socialisti hanno subito una battuta d’arresto. “Non rivendico nulla”, ha detto domenica sera il candidato olandese, anche se ha fatto appello a un’alleanza dei progressisti con i Liberali. Ecco perché potrebbe spuntarla la lady di ferro dei liberali. “Possiamo avere una donna a capo della Commissione“, ha aggiunto Timmermans domenica sera, chiedendo anche “una coalizione di persone che vogliono cambiare le cose” e congratulandosi con i Verdi per la loro ascesa.

Vestager: “Voglio diventare il prossimo presidente della Commissione”

Intanto la Vestager ha confermato la sua candidatura alla televisione tedesca Ard. “Sì, voglio diventare il prossimo presidente della Commissione Ue. Ho lavorato per cinque anni contro i monopoli, ora gli elet+tori hanno fatto altrettanto“, ha detto il commissario alla Concorrenza, che aspira a diventare la prima donna in quest’incarico. Apprezzata da Angela Merkel, potrebbe eliminare i rivali, magari con un accordo con Timmermans a scapito di Weber. Se non la spunterà il quarto incomodo, il francese Michel Barnier, che finora si è tenuto fuori perché impegnato sulla Brexit.

Ludovica Colli

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