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Grecia, l’austerity che uccide il popolo

by Federico Depetris
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farmaciaAtene, 3 dic – L’Unione Europea ha chiesto alla Grecia di contenere la spesa pubblica entro la soglia del 6% del PIL. Atene ha solertemente risposto ai diktat dell’UE tagliando la spesa pubblica in ogni settore, compreso quello della sanità. Il budget della sanità è stato così dimezzato (passando da circa 4 mld a poco più di 2), decine di ospedali sono stati chiusi, centinaia di dipendenti qualificati licenziati e migliaia di malati abbandonati.

Curarsi in Grecia è diventato, così, un privilegio per pochi. La mortalità infantile ha subito un incremento del 43% rispetto al periodo antecedente i tagli, l’HIV dilaga incontrollato a causa della mancata distribuzione di preservativi e siringhe e si stima che circa 15.000 pazienti malati di cancro siano morti non a causa della malattia che gli affliggeva ma perchè non potevano più permettersi di curarsi.

Ecco il vero volto dell’Unione Europea: povertà, disperazione e morte. Si calcola che il 70% dei greci non possa più acquistare i medicinali prescritti e quindi il già spaventoso numero di suicidi potrebbe aumentare: l’eutanasia fai da te in alcuni centri urbani è diventata una triste prassi.

Sempre per colpa dell’austerity sono aumentati gli omicidi ( + 25%) e i casi di malnutrizione. L’Atene di oggi è lo spettro di quella che era ai tempi dell’olimpiade del 2004, quartieri bui e sporchi, microcriminalità dilagante, emergenza abitativa.

A poco più di 20 giorni dal voto che potrebbe decidere le sorti del popolo greco, la Toika fa pressioni ai partiti “responsabili” (di destra e sinistra), affinché la Grecia non abbandoni la strada dell’austerity. Dove vogliono arrivare i burocrati di Bruxelles? Davvero la stabilità dei mercati e le speculazioni finanziarie valgono più della vita di migliaia di persone?

Tutti ormai sanno che la ricetta della Troika ha fallito, che l’Unione Europea oggi non ha più senso di esistere e che i popoli devono riprendersi in mano il loro futuro. Lo sanno quasi tutti, ma non Tsipras, eroe della sinistra arcobaleno, che probabilmente vincerà le elezioni del 25 gennaio e che ha già garantito che “La Grecia non uscirà dall’Euro”. I greci continueranno a morire, e poi potrebbe toccare a noi.

Federico Depetris

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