Copenhagen, immigrati islamici in rivolta mettono a ferro e fuoco la città (Video)

by Cristina Gauri 17 Aprile 2019

Scritto da Cristina Gauri 17 Aprile 2019 11 comments

Copenhagen, 17 apr – Più di 20 persone sono state arrestate dopo la violenta rivolta degli immigrati di fede islamica avvenuta domenica notte a Copenhagen. Gli abitanti dei quartieri multietnici si sono scatenati in scontri, vandalizzando le vie della città in seguito alla provocazione di Rasmus Paludan, fondatore del partito anti-immigrati Hard Line. Paludan, nel corso di una manifestazione, ha gettato a terra una copia del Corano. Uno sfregio gravissimo: una regola prescrive infatti che il testo sacro dell’Islam possa essere toccato solo con le mani pulite e non debba mai toccare terra. Le reazioni dei musulmani di Copenhagen non si sono fatte attendere: decine di persone si sono riversate nelle strade, mettendo a ferro e fuoco alcune zone della città danese. Nella notte tra domenica e lunedì si sono registrati oltre 70 roghi tra cassonetti e macchine incendiate. La polizia ha effettuato 23 arresti.

Rasmus Paludan nell’ultimo periodo ha girato la Danimarca in lungo e in largo tenendo comizi e organizzando manifestazioni e sit-in di protesta volutamente offensivi e provocatori contro gli immigrati del Paese, specialmente se musulmani, recandosi spesso in zone ad altissima densità di stranieri. Fino a poco tempo fa i media non davano risalto ad Hard Line, ma questo genere di scontri ha portato il piccolo partito sotto la luce dei riflettori dei media danesi.

https://www.youtube.com/watch?v=gXGZ4b3WHqo

Cristina Gauri

Cristina Gauri

Classe 1977, nata nella città dei Mille e cresciuta ai piedi della Val Brembana, dell’identità orobica ha preso il meglio e il peggio. Ex musicista elettronica, ha passato metà della sua vita a fare cazzate negli ambienti malsani delle sottoculture, vera scuola di vita da cui è uscita con la consapevolezza che guarire dall’egemonia culturale della sinistra, soprattutto in ambito giovanile, è un dovere morale, e non cessa mai di ricordarlo quando scrive. Ha fatto uscire due dischi cacofonici e prima di diventare giornalista pubblicista è stata social media manager in tempi assai «pionieri» per un noto quotidiano sabaudo. Scrive di tutto quello che la fa arrabbiare, compresi i tic e le idiozie della sua stessa area politica.

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11 comments

serena 17 Aprile 2019 - 11:59

Si sono lasciati invadere, gli hanno permesso di farsi disprezzare, gli hanno consentito di non integrarsi, e adesso che si sono allargati che si sono presi tutto il braccio, si sono stancati. Queste reazioni sono comprensibilissime, ma credo che ormai sia un po’ tardi per porre rimedio al disastro.

Lombardo 18 Aprile 2019 - 2:49

Lo sono meritati !!

Bracco 4 Maggio 2019 - 12:30

Non si sarebbero mai integrati.
L’integrazione fra genti diverse è solo una utopia che lascia il tempo che dura ma poi esplode sottoforma di conflitti sociali.

Michele A. 17 Aprile 2019 - 12:28

Ma allora qualcuno con le palle in Europa esiste ancora! Prossima mossa, obbligarli a mangiare carne di maiale come fanno da anni i saggi compagni cinesi con gli uiguri: e chi non gradisce o si rifiuta …….. via nel paese suo, che là sarà sicuramente più libero.