Home » Direttiva anti Ong, Salvini mette in riga Trenta: “Sulla sicurezza decido io”

Direttiva anti Ong, Salvini mette in riga Trenta: “Sulla sicurezza decido io”

by Adolfo Spezzaferro
1 commento

Roma, 17 apr – “Non ho tempo per rispondere alle polemiche, ho tempo per lavorare”. Così il vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini risponde ad una domanda sulla presunta “irritazione” del ministro della Difesa Elisabetta Trenta e dei vertici militari dopo la direttiva anti Mare Jonio (e Ong) per arginare l’emergenza Libia, diramata ieri. “Mi citate il nome e il cognome di un militare che mi avrebbe criticato?“, aggiunge il leader della Leg intervenuto ai microfoni di Radio anch’io su Rai Radiouno. “Si dice, si narra, pare… è per questo che ho smesso di leggere i giornali tranne la Gazzetta dello Sport da un po’ di tempo”.

La circolare della discordia

La circolare in questione, come si legge nella stessa nota diramata dal Viminale, sarebbe infatti stata inviata non solo ai vertici delle forze dell’ordine, su cui il vicepremier ha una diretta competenza, ma anche ai vertici militari di competenza del ministero della Difesa. Episodio che, riferiscono varie fonti all’AdnKronos, avrebbe suscitato l’ira dello Stato Maggiore. Un atto, dunque, considerato ostile e che a quanto pare sarebbe considerato come “una vera e propria “ingerenza senza precedenti nella recente storia della Repubblica“.

“Queste cose accadono nei regimi non in democrazia”

“Quel che è accaduto è gravissimo”, aggiungono le stesse fonti, perché “viola ogni principio, ogni protocollo” e costituisce “una forma di pressione impropria” nei confronti del capo di Stato Maggiore della Difesa, generale Enzo Vecciarelli. “Non è che un ministro – proseguono le fonti – può alzarsi e ordinare qualcosa a un uomo dello Stato. Queste cose accadono nei regimi, non in democrazia. Noi rispondiamo al ministro della Difesa e al capo dello Stato, che è il capo supremo delle Forze armate”.

La replica: “Viminale massima autorità sulla sicurezza interna”

”Siamo tranquillissimi perché il Viminale è la massima autorità per la sicurezza interna. Quindi la direttiva sui porti è doverosa, oltre che legittima, a fronte di un pericolo imminente”, è la replica di Salvini. Fonti del Viminale sottolineano che all’articolo 12 del testo unico sull’immigrazione è previsto che le navi della Marina Militare ”possono essere utilizzate” per ”concorrere alle attività di polizia in mare’‘. La stessa legge sull’immigrazione, all’articolo 11, attribuisce al ministro dell’Interno la responsabilità di emanare ”le misure necessarie per il coordinamento unificato dei controlli sulla frontiera marittima e terrestre italiana”. Anche per questi motivi la Marina Militare è una delle istituzioni beneficiarie delle rilevanti risorse finanziarie di derivazione europea e che il Viminale gestisce per la tutela delle frontiere marittime. “La Trenta mi accusa di ingerenza sui porti? Mio compito è difendere i confini, combattere terroristi e scafisti” ha detto poi il ministro dell’Interno. Ai cronisti che gli chiedono se i porti siano chiusi o aperti, risponde: “Io ho il diritto-dovere di decidere in quale porto sbarca tizio o caio: finché sarò io a decidere non c’è nessun porto disponibile per far sbarcare tizio o caio“.

Bongiorno: “Direttiva di competenza di Salvini, ministri parlino tra loro”

La direttiva “l’ho letta e per quanto c’è scritto rientra sicuramente nei poteri e direi anche nei doveri del ministro Salvini“. Lo ha affermato il ministro della Pubblica amministrazione, Giulia Bongiorno, intervistata da Radio 24. “Per quello che ho letto la direttiva è di ordine pubblico”. Quanto alle polemiche con il ministro della Difesa, “direi che sotto questo profilo è meglio che poi i ministri competenti parlino tra loro“, ha aggiunto la Bongiorno. “E’ ovvio che il ministro che ha le competenze per ciò che riguarda la sicurezza è il ministro dell’Interno. E’ altrettanto ovvio che è un momento particolare, con il con caos libico e il rischio che negli sbarchi ci siano anche terroristi islamici. Una direttiva che cerca di regolare l’ordine pubblico è di competenza di Salvini – ha proseguito Bongiorno – forse molti non sanno che spesso in mare non si ottempera agli ordini, con quella direttiva Salvini ha sollecitato l’ottemperanza agli ordini“.

Adolfo Spezzaferro

You may also like

1 commento

Cesare 17 Aprile 2019 - 12:06

Non mi risulta che le forze armate siano per l’accoglienza di clandestini fuorilegge già nel momento in cui mettono piede in Italia.Forse lo è qualche alta gerarchia che stà nei palazzi lontana dal popolo.Si dà poi il caso che Salvini è anche vice-premier e quindi coordinatore in parte anche degli altri ministeri quindi gli amici dei globalisti immigrazionisti stranieri dovrebbero stare zitti anche perchè a molti non gli ha votati nessuno del popolo italiano

Reply

Commenta

Redazione

Chi Siamo

Il Primato Nazionale plurisettimanale online indipendente;

Newsletter

Iscriviti alla newsletter



© Copyright 2023 Il Primato Nazionale – Tutti i diritti riservati