Roma, 19 ago – L’ultima pensata di Kim Jong-un non ha nulla a che vedere con missili o dichiarazioni di guerra. Stavolta il leader nordcoreano se l’è presa con i cani da compagnia. Ma cosa hanno fatto di male questi animali domestici? Ovviamente nulla, ma secondo Kim rappresentano “la decadenza occidentale” e fanno parte di “una tendenza contaminata dall’ideologia borghese”. A qualcuno potranno ricordare le invettive di Pol Pot contro gli occhiali, vezzo da intellettuali megafono del capitalismo e intrinsecamente borghesi. A riguardo i cittadini nordcoreani potranno dormire sonni tranquilli, almeno in questo caso, se non altro perché Kim porta gli occhiali da vista. Viceversa i proprietari dei cani si ritrovano una brutta grana tra capo e collo. Evitiamo l’espressione “gatta da pelare”, visto mai che a Kim vengano altre assurde idee.

Cani venduti ai ristoranti

Il leader comunista ha infatti ordinato la confisca di tutti i cani nella capitale Pyongyang, stando almeno a quanto riportato dal quotidiano sudcoreano Chosun Ilbo, che cita una fonte anonima. E adesso la preoccupazione dei padroni, considerata anche la carenza di cibo in Corea del Nord, è che i loro animali possano finire nelle cucine dei ristoranti. Alimento per il popolo affamato insomma. Stando sempre a quanto riferito da Chosun Ilbo, “le autorità (nordcoreane, ndr) hanno identificato le famiglie con cani da compagnia e le stanno costringendo a rinunciarvi oppure gli animali vengono confiscati con la forza e soppressi”. In certi casi i cani verrebbero inviati agli zoo statali oppure, appunto, venduti ai ristoranti.

Eugenio Palazzini

Ti è piaciuto l’articolo?
Ogni riga che scriviamo è frutto dell’impegno e della passione di una testata che non ha né padrini né padroni.
Il Primato Nazionale è infatti una voce libera e indipendente. Ma libertà e indipendenza hanno un costo.
Aiutaci a proseguire il nostro lavoro attraverso un abbonamento o una donazione.

 

La tua mail per essere sempre aggiornato

12 Commenti

  1. Non c’è da scandalizzarsi, la congolese nostrana non raccoglittrice di feci di cane dichiarò di usare cani e gatti per sfamare i suoi amichetti moretti negretti, ma ironia della sorte, si servono da soli…

  2. Dalla espressione “fortunati come i cani in chiesa” si passa a “fortunati come i cani in case nordcoreane”…
    Ho grande simpatia verso i cani però una segnalazione mi pare opportuna: nelle case assorbono, talvolta pericolosamente, troppo affetto. A volte anche a scapito dei rapporti tra i mortali conviventi. Infatti, molti ritengono che i cani stiano bene solo fuori, spazio e protezioni permettendo. E non solo per motivi di igiene.

    • Scusa se te lo dico in modo schietto… Ma il tuo pensiero è limitato ed a libera interpretazione. Per me, ad esempio, i bambini dovrebbero essere messi tutti in collegio e non ad assorbire l’affetto malato e gli atteggiamenti superbi e maleducati dei nuclei familiari…

      • Mi pare che tendi a fare di tutta una erba un fascio… Senza una famiglia, senza le famiglie, il collegio non basta! E’ un compensatore in caso di famiglie insufficienti (per qualsivoglia motivo)… E poiché il mondo reale non mi pare molto pacifico (o poco contrastante -per usare un tuo termine), a seguire un sano, sportivo, militare mi pare necessario, se non d’ obbligo. Almeno si resta in riga più facilmente senza “additivi”…

    • Cosa vuoi aspettarti dal primato nazionale che pubblica ancora i suggerimenti del comitato tecnico scientifico, invece che inneggiare alla ribellione pacifica per la riconquista di qualche piccolo diritto di base(ad esempio respirare….), pubblicano notizie contrastanti tra loro perché la missione di tutti essendo sotto stipendio dei “padroni”, è creare paura e confusione nel bestiame…

Commenta