Lima, 3 apr – “Restrizioni di genere” in Perù e a Panama: più che un attacco di sessimo, un tentativo di appiattire il più possibile la curva del contagio da coronavirus. Questo fa sì che le uscite di donne e uomini avvengano solo in giorni prestabiliti. Il presidente della Repubblica peruviana, Martin Vizcarra, ha dato notizia di questo peculiare provvedimento alla nazione, sottoposta a quarantena obbligatoria fino a al 12 aprile.

Anche Panama come il Perù

Come per noi, in Perù è concesso uscire solo per acquisti di prima necessità: il calendario “per genere” prevede la sola uscita degli uomini in un giorno della settimana e in un altro quello delle sole donne. A Panama, ad esempio, le donne possono lasciare le abitazioni (solo per l’acquisto di beni di prima necessità) il lunedì, mercoledì e venerdì. I signori, invece, possono mettere il naso fuori casa solo martedì, giovedì e sabato. La domenica si deve rimanere obbligatoriamente in casa.

Provvedimento “inclusivo”

Il capo dello Stato peruviano ha fatto ben presente che il provvedimento intende essere «inclusivo» e punta a tutelare tutti i cittadini: ad esempio, saranno duramente puniti tutti gli episodi di omofobia. La disposizione della circolazione per sesso non contempla il personale personale dei negozi di tutti i generi, che debbono obbligatoriamente recarsi a lavoro. Sia in Perù che a Panama c’è il coprifuoco notturno in questi giorni di quarantena generale.

Ilaria Paoletti

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2 Commenti

  1. I ho un amico friulano che vive diversi mesi all’anno a Panama e mi ha detto anche che i cittadini panamensi sono soggetti agli orari di entrata nei supermercati o nei negozi in base all’ultima cifra del numero di carta di identità o di passaporto. Ad esempio il passaporto del mio amico finisce col numero 4 e questo numero gli da la facoltà di accedere ai negozi alimentari dalle 15h30 alle 17h30
    Gian Franco

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