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Coronavirus, la campagna del governo malese: “Donne, in quarantena truccatevi”

by Ilaria Paoletti
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Malesia, linee guida coronavirus del governo

Kuala Lumpur, 2 apr – Stanno facendo discutere in Malesiale raccomandazioni “singolari” del governo che invita le cittadine a  truccarsi, a non trascurare il proprio aspetto fisico prediligendo abbigliamento da “casa”. E di evitare, prima di tutto, di dare fastidio al proprio marito.

“Non trascurate il vostro aspetto fisico”

In tempi di coronavirus siamo tutti frustrati da convivenze “forzate” e non sempre è facile mantenere il decoro quando siamo costretti a ciabattare dalla camera da letto al salone (e viceversa). Nessuno, però, dal governo ha pensato di dare consigli in merito a nessuno, in particolare alle donne. Il ministero per la Famiglia malese, invece, ha scritto a tal proposito un post su Twitter: “Truccatevi, non trascurate il vostro aspetto fisico ma soprattutto evitate di dare fastidio a vostro marito”. Questi, in breve, i consigli del govenro malese. Intanto, la Malesia è uno dei paesi più colpiti del tra quelli del sudest asiatico, con il blocco parziale iniziato il 18 marzo. Anche il re e la regina della Malesia sono in quarantena, poiché sette tra i membri dello staff sono risultati positivi al coronavirus.

Women prevent covid 19

Il ministero per le Donne, la Famiglia e lo Sviluppo delle comunità ha proprio adesso  lanciato la campagna #WomenpreventCovid19: un insieme di linee guida e illustrazioni che spiegano bene ciò che le donne malesi  devono fare per irritare i loro mariti nella quarantena. “Non rispondere con sarcasmo” qualora i mariti chiedano aiuto con le faccende e assolutamente “evitare di indossare abiti da casa”, ma truccarsi come se si dovesse uscire.

Gli screenshot non perdonano

Questi consigli non sono affatto piaciuti al pubblico dei social e molti malesi hanno accusaot il governo di aver diffuso una campagna sessista. Le critiche sono state così tante, e così accese, che il ministero per la Famiglia si è trovato costretto a ritirare tutto. La legge del web non perdona, tuttavia: e gli screenshot della sfortunata campagna di “sensibilizzazione” hanno già invaso i profili di molti utenti malesi.

Ilaria Paoletti

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1 commento

Sergio Pacillo 2 Aprile 2020 - 10:50

Questa Malesia non dispiace proprio.

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