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Crisi energetica: la socialista Cuba annulla la festa del 1 maggio

by Andrea Bonazza
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Roma, 30 apr – Delle proteste popolari per la crisi energetica cubana vi abbiamo già parlato nei mesi scorsi, oggi però arriva la notizia che il governo cubano ha annullato la tradizionale parata del Primo Maggio di lunedì a causa della grave carenza di carburante. Ogni anno centinaia di migliaia di persone arrivano in autobus da tutta l’isola per riempire la Piazza della Rivoluzione dell’Avana in occasione della Giornata Internazionale dei Lavoratori. È la prima volta dalla rivoluzione del 1959 che le celebrazioni vengono annullate per motivi economici. Nelle ultime settimane si sono formate lunghe code ai distributori di benzina, con gli autisti spesso in attesa per giorni.

Una grave crisi del carburante tra Cuba e il Venezuela

All’inizio di questo mese, il presidente Miguel Diaz-Canel ha affermato che Cuba riceve solo i due terzi del carburante di cui ha bisogno, aggiungendo che i fornitori non rispettano gli obblighi contrattuali. Mentre Cuba ha accesso al greggio di bassa qualità, l’isola sanzionata dagli Stati Uniti non dispone delle strutture per elaborarlo. Le consegne di greggio di qualità superiore dal Venezuela, il più grande fornitore di carburante di Cuba, sono diminuite del 50% negli ultimi anni. Gli analisti affermano che il Venezuela stesso sta vivendo gravi problemi e trova sempre più difficile sovvenzionare il suo alleato socialista.

Un Primo Maggio “nero” per la rossa Cuba

Le carenze si sono aggiunte alle pressioni quotidiane affrontate dai cubani. Secondo il quotidiano spagnolo El Pais, uno stipendio mensile tipico è di $ 150-200 (£ 120-160), mentre un litro di olio da cucina costa $ 30. Il governo insiste sul fatto che il suo modello socialista guidato dallo stato è la cosa migliore per il paese e attribuisce i problemi alle sanzioni statunitensi che si protraggono ormai da lunga data. Le autorità cubane hanno tradizionalmente mobilitato ingenti risorse per garantire il successo della parata del Primo Maggio, trasportando i lavoratori in massa all’Avana. Prima di quest’anno, l’evento era stato cancellato solo nel 2020 e nel 2021, a causa della pandemia di Covid. Ulises Guilarte de Nacimiento, il capo del principale sindacato dei lavoratori di Cuba, ha detto martedì che tali atti evidenzieranno “gli ostacoli ai programmi di sviluppo dovuti al ferreo blocco economico”.

Andrea Bonazza

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1 commento

fabio crociato 30 Aprile 2023 - 8:09

Avremmo dovuto farlo anche noi considerato che la possibilità di un lavoro, nell’ occidente progressista, vile ricattatore, sta diventando sempre più evidentemente strumento di corruzione sui candidabili ad essere amici degli amici… lasciando agli altri tanta ciccia tossica o poco meno!

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