Proprio a Misurata si trova il complesso ospedaliero militare italiano della missione “Ippocrate”, che è sempre più invisa alle milizie di al-Ghawil e Badi ed ora anche al Generale Haftar, che sempre nella giornata di giovedì, era in visita sulla portaerei russa “Kuznetsov” che sta lasciando le acque prospicienti la Siria. Il Generale da bordo della portaerei si è messo in contatto con il Ministro della Difesa russo Sergej Šojgu dopo aver assistito ad alcune operazioni di volo; i contatti tra Haftar e Mosca si sono fatti sempre più intensi grazie ai comuni interessi reciproci: al Generale infatti interessa avere un appoggio estero importante come quello russo per poter diventare l’uomo forte e proporsi come leader indiscusso, a Mosca interessa ritornare ad avere un rapporto privilegiato con un Paese importante strategicamente come la Libia dopo che, con la caduta di Gheddafi, è stata del tutto estromessa dalla politica libica. Sul piatto Haftar ha proposto a Mosca la possibilità di ottenere una base navale a Tobruk, città sede del “governo” del Generale, e crediamo che Mosca non si lascerà sfuggire questa opportunità.
In questo scacchiere complicato l’Italia sta rimanendo sempre più sola a sostenere al-Siraj, considerato ormai come un nemico anche da Haftar, e abbandonato dal nuovo esecutivo americano, che ritiene la Libia essere un “problema europeo” e quindi marginale e di secondo piano. Crediamo che presto o tardi l’Italia pagherà il suo essersi schierata (e soprattutto l’aver fortemente voluto) con questo Governo di Unità Nazionale, ovvero con una parte politica della Libia solo marginale e collusa con la Fratellanza Islamica, che non nasconde di aver appoggiato le milizie del Califfato in Libia e altrove, ed i segnali di questo viatico cominciano già a palesarsi.
Paolo Mauri
1 commento
Come al solito l’Europa e l’Onu hanno voluto mettere un loro prescelto a Tripoli,senza valutare la reale accettazione di questa scelta, da parte della maggioranza dei libici di Misurata e della Cirenaica aggravando così la già caotica situazione.