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Da Macron a Ue, Nato e Germania: a chi fa paura il governo gialloverde?

by Valerio Benedetti
8 comments

Roma, 18 mag – Partiamo da un dato di fatto: qualunque cosa si possa pensare di Lega e M5S, di Salvini e Di Maio o della credibilità e affidabilità di un governo gialloverde, la sola eventualità di tale esecutivo ha scomodato praticamente tutti i poteri forti del globo. E già questo, in un’ottica sovranista, è un buon segno. È infatti più che lecito dubitare che la «cosa gialloverde» partorisca leggi e riforme strutturali in grado di mettere l’Italia al riparo dalle storture della globalizzazione. Eppure, al solo pensiero di un tale scenario, più di qualche parruccone ha cominciato a sudar freddo. Vediamo chi.
Tra gli scontenti c’è, ovviamente, tutta la sinistra italiana (sempreché ancora di «sinistra» si possa parlare), che è ferocemente europeista, liberista e globalista. Ma questo, si dirà, già si sapeva. Più sorprendente è forse l’ostilità di Silvio Berlusconi, l’alleato di Matteo Salvini alle ultime elezioni. Sorprendente fino a un certo punto, però: l’ex cavaliere infatti, che già aveva dovuto ingoiare il boccone amarissimo della leadership del centrodestra persa in favore di Salvini, ora è stato addirittura costretto a rinunciare all’entrata nell’esecutivo e ad accontentarsi di un appoggio esterno. Una posizione scomoda che ha portato Silvio addirittura a ritagliarsi un ruolo di garante dell’Ue in Italia, mettendo da parte il «golpe del 2011» e sguinzagliando la stampa di sua proprietà contro il governo gialloverde. A mettersi nell’angolo da sola ci ha pensato anche Giorgia Meloni, che ha preferito insistere sulla sua linea anti-inciucio piuttosto che entrare come socio di ultra-minoranza nel nuovo esecutivo. Però, a conti fatti, ha perso il treno sovranista e si è schierata con il Berlusconi novello europeista. Si annunciano così tempi duri per Fratelli d’Italia.
Anche all’estero però, si diceva, molti pesci grossi sono attualmente in allarme. A cominciare dal paladino dell’europeismo, alias Emmanuel Macron. L’inquilino dell’Eliseo, infatti, ha definito il governo gialloverde un insieme di «forze paradossali ed eterogenee che potrebbero allearsi su un progetto di cui non si conoscono i dettagli». Vaglielo a spiegare che l’Italia non ha certo bisogno del suo placet per formare un esecutivo e che, magari, dovrebbe preoccuparsi più della sua caduta libera nei consensi che non dell’asse Lega-M5S. Chi comincia ad agitarsi è poi la Nato, che non gradisce affatto la simpatia di Salvini nei confronti di Vladimir Putin: nel contratto di governo gialloverde, in effetti, è presente la richiesta di abrogare le sanzioni contro la Russia. Un atteggiamento che ovviamente è piaciuto molto a Putin, il quale ha commentato laconicamente: «È un buon segno». A far perdere il sonno a Usa e Nato, inoltre, c’è anche l’incertezza sui prossimi ministri degli Esteri, della Difesa e degli Interni: i titolari di questi dicasteri, di fatti, hanno accesso a informazioni militari top secret. Paura che qualche outsider venga a sapere di qualche scheletro nell’armadio?
Sia come sia, c’è un altro attore importante della politica internazionale a cui non va giù il governo gialloverde: la Germania. I tedeschi, pressoché insignificanti a livello militare, sono però molto influenti sul piano economico. Giusto ieri il sito online della Frankfurter Allgemeine Zeitung apriva con un lungo e preoccupato commento sulle trattative di governo in Italia. Titolo: L’incubo dell’eurozona. I timori sorgono in particolare sul debito di 235 miliardi contratto dall’Italia nei confronti della Bce: secondo l’articolista, il nuovo esecutivo vorrebbe cancellare sic et simpliciter il passivo. Peccato che non sia così: la Lega gradirebbe molto più moderatamente togliere questo debito dalla voce «debito pubblico». Nessuna cancellazione, quindi: si tratterebbe tutt’al più di uno «spostamento». Ma è francamente molto difficile spiegarlo ai tedeschi, che sono cronicamente affetti dalla sindrome del secchione. Un secchione che, però, i suoi «compiti» da bravo studentello non li ha poi fatti tanto bene: sempre a imporre inflessibilità agli «alleati» europei, la Germania fa tranquillamente i suoi comodi sforando in maniera lampante (e irritante) i parametri comunitari sul surplus commerciale. Questo, tuttavia, cozzerebbe con la bella (e falsa) favoletta che l’establishment tedesco racconta ai suoi cittadini: la Germania paga per i fannulloni italiani. A dimostrazione del fatto che l’Ue, invece di avvicinare i popoli europei, li ha messi gli uni contro gli altri armati.
Valerio Benedetti

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8 comments

blackwater 18 Maggio 2018 - 1:17

mi permetto di “stemperare” l’ottima e precisa analisi di Valerio Benedetti immaginandomi la Pinotti che, nel pieno delle sue funzioni di accesso a materiale classificato, si fa portare in un elicottero senza insegne e a volo radente nella notte nella base di Capo Marrargiu per consultare ansiosa i files relativi a bandiere e vessilli NAZIFASCISTI del pianeta…

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Giorgio 18 Maggio 2018 - 3:15

Credo sia una buona analisi con una concisa e giusta conclusione. Ma perchè Macron non si interessa di quella signora di cui parla oggi il PN che forse è arrivata a 129 anni, anzichè in malafede, intromettersi nella vita politica del nostro Paese.

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Micetta 18 Maggio 2018 - 10:37

evidentemente piuttosto che stare a contemplare le sfumature di grigio preferisce farsi le italiane (questioni)

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paolo 18 Maggio 2018 - 9:39

ottimo articolo…
che fa capire chiaramente
da che parte noi italiani dobbiamo andare:
dobbiamo muoverci CONTRO i bastardi (e i loro complici interni)
che hanno demolito l’italia,
e riprenderci il nostro paese…ANCHE
a capate e pedate,se ci costringono:
la tendenza è chiarissima…
gli italiani si sono rotti le scatole,una volta tanto.
quindi sarà il caso che pdr,cdx e sinistronzi vari NON si illudano…
a questo punto hanno perso comunque:
perchè se parte il governo subito,e fanno anche solo un decimo di quel che promettono,
tutti coloro che fanno parte della vecchia politica vedranno il parlamento col binocolo da ora in poi.
se invece riescono ad impedire la nascita del governo lega\m5s,
un governo del presidente NON avrà la fiducia…
o comunque cadrà entro brevissimo,
e costringendoci a tornare alle urne dopo un segnale di cambiamento così farte otterranno solo di farci infuriare,col risultato di sparire
totalmente dalla politica italiana.
per poi ritrovarsi,per giunta….un nuovo governo lega\m5s
con la lega MOLTO più pesante di ora…(basta vedere come si stanno alzando nei sondaggi)
e di conseguenza un parlamento e un governo MOLTO più incacchiati,e PARECCHIO più sovranisti di adesso.

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Raffo 18 Maggio 2018 - 11:03

Con una Italia sinistra e piddina i francotedeschi si divertono a prenderci per il deretano, consapevoli che tra qualche anno saremmo distrutti dalle tasse per mantenere quel gigantesco campo rom atricano che stiamo diventando,dove islamici magrebini e feccia negra la fanno da padrone……….al contrario con forze esterne alla casta burocratica e giudiziaria romana, autoreferenziale e con politici collusi che pur di sistemare la prole si vendono al miglior offerente,la musica rischia di diventare urticante per i bulletti francesi e i soloni tedeschi………sinora l’Italia ha pagato miliardi di euro,si è tenuta i loro migranti e ha preso schiaffoni partendo dalla direttiva” bollkestain ” sino alle misura delle vongole lupino……….. così grazie alla ignoranza e collusione dei nostri europarlamentari piddini abbiamo recepito ogni sorta di umiliazione ed abbiamo pesca e agricoltura ridotte ai minimi termini……
……. auguri Italia,ma che cazzo ci stiamo a fare in questa europa……???

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paolo 19 Maggio 2018 - 5:17

ottimo articolo…
che fa capire chiaramente
da che parte noi italiani dobbiamo andare:
dobbiamo muoverci CONTRO i bastardi (e i loro complici interni)
che hanno demolito l’italia,
e riprenderci il nostro paese…ANCHE
a capate e pedate,se ci costringono:
la tendenza è chiarissima…
gli italiani si sono rotti le scatole,una volta tanto.
quindi sarà il caso che pdr,cdx e sinistronzi vari NON si illudano…
a questo punto hanno perso comunque:
perchè se parte il governo subito,e fanno anche solo un decimo di quel che promettono,
tutti coloro che fanno parte della vecchia politica vedranno il parlamento col binocolo da ora in poi.
se invece riescono ad impedire la nascita del governo lega\m5s,
un governo del presidente NON avrà la fiducia…
o comunque cadrà entro brevissimo,
e costringendoci a tornare alle urne dopo un segnale di cambiamento così farte otterranno solo di farci infuriare,col risultato di sparire
totalmente dalla politica italiana.
per poi ritrovarsi,per giunta….un nuovo governo lega\m5s
con la lega MOLTO più pesante di ora…(basta vedere come si stanno alzando nei sondaggi)
e di conseguenza un parlamento e un governo MOLTO più arrabbiati,e PARECCHIO più sovranisti di adesso.

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paolo 19 Maggio 2018 - 5:18

ottimo articolo…
che fa capire chiaramente
da che parte noi italiani dobbiamo andare:
dobbiamo muoverci contro i bastardi (e i loro complici interni)
che hanno demolito l’italia,
e riprenderci il nostro paese…anche
a capate e pedate,se ci costringono:
la tendenza è chiarissima…
gli italiani si sono rotti le scatole,una volta tanto.
quindi sarà il caso che pdr,cdx e sinistronzi vari non si illudano…
a questo punto hanno perso comunque:
perchè se parte il governo subito,e fanno anche solo un decimo di quel che promettono,
tutti coloro che fanno parte della vecchia politica vedranno il parlamento col binocolo da ora in poi.
se invece riescono ad impedire la nascita del governo lega\m5s,
un governo del presidente non avrà la fiducia…
o comunque cadrà entro brevissimo,
e costringendoci a tornare alle urne dopo un segnale di cambiamento così farte otterranno solo di farci infuriare,col risultato di sparire
totalmente dalla politica italiana.
per poi ritrovarsi,per giunta….un nuovo governo lega\m5s
con la lega molto più pesante di ora…(basta vedere come si stanno alzando nei sondaggi)
e di conseguenza un parlamento e un governo molto più incacchiati,e parecchio più sovranisti di adesso.

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paolo 19 Maggio 2018 - 5:19

perchè NON pubblicate?
non ci sono motivi di censura…

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