Roma, 3 mag – Una lunga telefonata tra Vladimir Putin ed Emmanuel Macron, durata oltre due ore stando a quanto riferito dalla tv francese Bfm. Si è trattato del primo colloquio tra i due capi di Stato dopo la rielezione di Macron all’Eliseo. Come noto, fino qualche settimana fa, il presidente francese si sentiva pressoché quotidianamente con il suo omologo russo, non è dunque un’assoluta novità il contatto odierno. A colpire è semmai la durata della chiamata e qualche contenuto “nuovo”. Vediamo allora cosa ha detto Putin a Macron, in base a quanto emerso sinora.

Cosa ha detto Putin a Macron

Stando infatti a quanto riferito dall’agenzia russa Tass, Putin si è detto “ancora aperto al dialogo” con l’Ucraina. Ma al momento Kiev “non è pronta per negoziati seri” per arrivare a un cessate il fuoco e “i Paesi Ue ignorano i crimini di guerra delle forze ucraine e i loro bombardamenti sulle città e i villaggi del Donbass”. Inoltre, secondo il leader russo, “l’Occidente deve smettere di fornire armi all’Ucraina”.

Putin, stando sempre a quanto riportato dalla Tass, ha inoltre informato Macron “sulla liberazione di Mariupol e sull’evacuazione dei civili da Azovstal in conformità con l’accordo raggiunto con Guterres (il segretario generale delle Nazioni Unite, ndr) il 26 aprile”. Macron si è detto preoccupato per il problema della sicurezza alimentare globale, ma Putin ha risposto che “la minaccia alla sicurezza alimentare globale è dovuta in primo luogo alle sanzioni occidentali”. Sin qui, quanto riportato dall’agenzia russa, in attesa che Macron renda noto alla stampa francese quanto riferito a Putin.

Assalto finale ad Azovstal?

Intanto l’esercito russo avrebbe lanciato l’assalto finale all’acciaieria Azovstal di Mariupol, ultima roccaforte simbolo delle truppe ucraine nella città portuale. A riferirlo è l’agenzia ucraina Unian e nello specifico il corrispondente militare Andrei Tsaplienko, che ha pubblicato un video dei bombardamenti. “Gli occupanti hanno preso d’assalto l’Azovstal, cercando di entrare nell’impianto“, scrive il reporter. Secondo Tsaplienko, l’assalto è stato confermato anche dal vice comandante del reggimento Azov, Sviatoslav Palamar. “Prima dell’assalto, gli aerei hanno bombardato l’impianto per diverse ore ed è scoppiato un incendio su larga scala, visibile in quasi tutte le zone di Mariupol”, precisa il reporter ucraino. “Siamo stati bombardati tutta la notte e due donne civili sono rimaste uccise”, riferisce il vice comandante di Azov.

Eugenio Palazzini

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